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Calcio Estero

Primeira Liga, 28° turno: Benfica, sono 33!

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Portogallo, è scattata la Primeira Liga
Jorge Jesus, l'artefice del titolo benfiquista

Jorge Jesus, l’artefice del titolo benfiquista

Sarà un caso, ma proprio il giorno di Pasqua segna la resurrezione anche per un altro “Gesù”, stiamo parlando di Jorge Jesus, allenatore del Benfica che torna al titolo dopo 4 anni proprio nel giorno di festa. E lui, Jorge Jesus, così massacrato dai media e dai tifosi all’indomani di quel tragico maggio di un anno fa con 3 tonfi proprio sulla linea del traguardo, riesce a riscattarsi alla grande conquistando un titolo dopo una stagione dominata e che può ancora riservare grandi soddisfazioni. La squadra infatti deve giocare la finale di Coppa nazionale, la semifinale di Coppa di Lega e la semifinale di Europa League. Che il destino abbia riservato agli “encarnados” un finale di stagione diametralmente opposto a quello di 12 mesi fa? La Juve è “avvisata”, con le “aquile” non si scherza. Squadra piena zeppa di talento e di solidità il Benfica, capace di conquistare un titolo con un finale di stagione stratosferico da 9 successi consecutivi in campionato. La partenza verso Londa a gennaio di un pezzo da novanta come Matic è stata sopperita da un centrocampo composto da gente come Gaitan, Perez, Markovic, Djuricic e Salvio, capaci di far cambiare rotta ad una nave che aveva iniziato in maniera balbettante la stagione, per poi riprendersi alla grande con il proseguimento della stagione. Degna cornice per i festeggiamenti, arrivati con 2 giornate d’anticipo, è l’ “Estadio da Luz“, che domenica ospitava il malcapitato Olhanense, fanalino di coda della graduatoria. Si affrontavano quindi i due opposti della classifica, l’occasione per il Benfica era più ghiotta che mai. E dopo un primo tempo in cui gli uomini di Nanu Galderisi, disperatamente alla ricerca di una salvezza complicatissima, avevano retto l’urto di un Benfica forse troppo voglioso di archiviare in fretta la pratica, al 57′ arrivava il gol della liberazione per tutti i fan di questo amatissimo club: Lima apriva le marcature per poi 3 minuti dopo raddoppiare dando così il via all’euforia dei supporter “encarnados”, i quali hanno festeggiato fino a notte fonda con la squadra per le vie principali di Lisbona. Un titolo da dedicare al più grande di tutti, Eusebio, scomparso proprio a gennaio di quest’anno. Ed ora sotto con la Juventus in Europa League, per un altro traguardo da raggiungere.

GLI ALTRI VERDETTI – Ma non di solo Benfica vive questa 28esima giornata, la quale certifica verdetti importanti in chiave europea. Lo Sporting, infatti, ha rinviato fino all’ultimo la festa dei concittadini, conquistando la sera precedente 3 punti fondamentali nell’altro derby contro il traballante Belenenses, sconfitto 1-0 da un rigore di Adrien Silva. Come detto, vittoria fondamentale per i bianco-verdi, che ufficializzano il secondo posto e soprattutto la qualificazione alla fase a gironi della Champions League, che mancava dal 2009 dalle parti del “Josè Alvalade“. Un enorme risultato per i ragazzi allenati da Leonardo Jardim, che si riscattano così dopo la tremenda stagione 2012/2013, la peggiore di sempre per il club. Ma ora il futuro sembra sorridere allo Sporting. Chi non ride è sicuramente il Porto, autore di una pessima stagione ma comunque soddisfatto dopo il 3-0 di ieri sera al Rio Ave finalista di Coppa di Portogallo, un successo che regala ai bianco-blu l’aritmetica certezza del terzo posto e del conseguente preliminare di Champions League. Le reti di Jackson Martinez, Herrera e Danilo, regalano i 3 punti ai “Dragoes” che ora dovranno assolutamente programmare al meglio la prossima stagione. Svaniscono così le residue speranze di “grande Europa” per il piccolo Estoril, fermato sullo 0-0 da un Gil Vicente che sbaglia un calcio di rigore con Hugo Vieira nel primo tempo. Poco male però, perchè la squadra di mister Marcos Silva riesce a superarsi migliorando l’eccellente quinto posto dell’annata passata grazie ad un calcio ben organizzato e divertente. Squadra a cui si possono rivolgere solo applausi. Applausi scroscianti anche per l’ottimo Nacional, che massacra a domicilio il disastroso Paços Ferreira (0-5 con reti di Rodrigues, Claudemir e tripletta di Rondon) conquistando così l’accesso aritmetico all’Europa League, dove mancherà sicuramente lo Sporting Braga, vittima di una feroce contestazione da parte dei propri tifosi e fermato sull’1-1 (Tiba risponde al “braqense” Eder) a Setubal da un Vitoria ormai tranquillo a metà classifica.

ZONA ROSSA – Tranquilla lo è quasi anche la piccola neopromossa Arouca, che a Guimaraes sconfigge il Vitoria con un rocambolesco 3-2. Doppio vantaggio ospite con Serginho e Roberto, pareggio dei padroni di casa grazie a Maazou ed al rigore all’83′ di Andrè. Al 91′, però, altro penalty questa volta per gli ospiti, che fanno il colpo grosso grazie alla trasformazione di Simao. Nona gara di fila senza successi per il Vitoria, ormai senza più obbiettivi stagionali. Per l’Arouca invece ora i punti di vantaggio sul Paços penultimo sono 5, la salvezza è vicinissima. Salvezza che sembra sempre più un discorso a 3 tra Olhanense, Belenenses e Paços, con i primi ultimi a 21 punti ed ormai spacciati. Belenenses che invece è sopra di un punto (24 a 23) rispetto al Ferreira, che attualmente giocherebbe lo spareggio per la permanenza con la terza classificata di Segunda Liga. Concludiamo il resoconto di giornata col 3-1 del Maritimo sull’Academica, in cui va a segno per gli ospiti l’ex Siena Salvador Agra. Per il Maritimo, invece, reti di Derley, Marakis e Fransergio.

Enrico Cunego

21 anni, veronese, studente di Scienze Politiche all'Università degli Studi di Milano. Lo Sport la mia più grande passione e si spera, un giorno, che raccontarlo possa diventare il mio lavoro. Il mio obiettivo è quello di fornire un'informazione dettagliata e completa a tutti i lettori di SportCafe24, sperando di trasmettervi le emozioni che lo Sport sa regalare

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