Cinema
Dagli anni ’60 ad oggi, il viaggio nel tempo di Mr Peabody e Sherman


la serie anni ’60 L’improbabile storia di Mr. Peabody e Sherman
Negli anni ’60 l’emittente televisiva Statunitense ABC trasmetteva The Rocky and the Bullwinkle Show, basato sulle avventure di un’ alce di nome Moose e dello scoiattolo volante Rocky. Le gag dei due animaletti si intervallavano agli sketch dedicati ad altri simpatici personaggi, come Dudley Do-Right, e Mr Peabody e Sherman, il che attribuiva ad ogni puntata un ritmo incalzante ed una grande varietà di ambientazioni. La serie andata in onda dal 1959 al 1964, ebbe un grande successo internazionale, tanto da essere riproposta al cinema nel 2001 con un lungometraggio dal titolo Le avventure di Rocky e Bullwinkle. Il film in tecnica mista, che annovera tra gli interpreti Robert De Niro, John Goodman e Whoopi Godlberg, si rivela un flop, ma Hollywood non si arrende e, ormai maestra nel continuo riciclo di idee, nel 2014 ci riprova con il film d’animazione della Dreamworks: Mr Peabody e Sherman, tratto dal siparietto che appare nella serie ideata da Jay Ward.
C’ERA UNA VOLTA NEGLI ANNI ‘60 – Nel cuore di Manhattan, in cima ad un enorme e signorile grattacielo vivono Mr Peabody e il suo figlioletto adottivo Sherman, il primo è un cagnolino dalle abilità eccezionali: premio Nobel, inventore, scienziato, campione olimpico, musicista, chef e chiropratico; Il secondo è un bambino dall’aria svampita che, per mezzo di una macchina rivoluzionaria, impara la storia viaggiando nel tempo in compagnia dell’onnisciente genitore. Il primo giorno di scuola Sherman viene coinvolto in una piccola zuffa, scatenando la reazione dei servizi sociali e mettendo in pericolo la custodia di Mr. Peabody, il quale, nel tentativo di non perdere l’affidamento del ragazzo, si troverà coinvolto in una serie di disavventure, che inaspettatamente gli richiederanno un impegno di tipo emotivo e non logico.
CITAZIONI E INNOVAZIONI – La pellicola rende ironicamente omaggio al cartoon originale già dalle prime scene, in cui il geniale cagnolino introduce la sua storia e il figlio Sherman esattamente come il suo predecessore, nato dalla penna di Alex Anderson, aveva fatto cinquant’ anni prima. Per chi ricorda le puntate della famosa serie TV e la sua satira pungente, gli altri dettagli evocativi come il sidecar, il papillon rosso e le battute demenziali riportano alla mente una comicità d’altri tempi, che con continui giochi di parole e un umorismo sottile anticipava già il futuro dell’intrattenimento per bambini. Mr Peabody e Sherman è una storia classica, che guarda al passato con i nuovi mezzi del cinema d’animazione, cercando tuttavia di conservare quell’ intento pedagogico tipico delle pellicole per ragazzi. Il film ripropone infatti la tradizionale dicotomia razionalità/emotività rappresentata dai suoi due portavoce per eccellenza: il bambino e l’adulto, che alla fine della narrazione impareranno qualcosa l’uno dell’altro.
Patrizia Culmone
