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Romulo, the italian Joker

Romulo è stato convocato nella Nazionale italiana ed ha buone possibilità di entrare nella rosa dei 23 per il prossimo Mondiale. Se qualcuno avesse dato la notizia ad inizio stagione, sarebbe stato preso per pazzo, ed invece oggi non è altro che una realtà.
IL JOLLY GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO – Cesare Prandelli è rimasto stregato dalle prestazioni dell’oriundo, protagonista con la maglia dell’Hellas Verona di una stagione al di là di ogni più rosea aspettativa. Sbarcato in punta di piedi ad inizio stagione all’ombra dell’Arena, Romulo ha conquistato tutti per duttilità tattica, capacità negli inserimenti (5 gol all’attivo) ed abilità nell’ultimo passaggio (8 assist in stagione), doti che ne fanno un jolly perfetto per la Nazionale, alla ricerca di un profilo alternativo a Giaccherini, incappato in una stagione no con il suo Sunderland.
ADATTABILITÀ NEL MODULO DI PRANDELLI – Le sue caratteristiche si esaltano principalmente nella posizione da mezzala destra, ruolo in cui può far forza sul feeling con il dribbling, utile per creare superiorità a centrocampo, e l’abilità nell’interdizione. Nella Fiorentina (squadra che ne detiene ancora il cartellino), giocava prevalentemente da terzino, così come ha fatto più volte con il Verona. L’adattabilità a più ruoli nel 4-3-3 (modulo preferito da Mandorlini e Prandelli) ne fa un elemento che potrebbe risultare decisivo nella prossima spedizione in Brasile, in cui, come in tutte le competizioni di questo tipo, i jolly saranno fondamentali.
ROMULO COME TARDELLI E CAMORANESI – L’Italia, Paese di santi, poeti, navigatori e… Joker. Così come Marco Tardelli per Enzo Bearzot nel 1982 e Mauro Camoranesi per Marcello Lippi nel 2006, Romulo potrebbe essere l’arma in più di Prandelli, deciso a fare dell’italo-brasiliano il tuttofare della sua creatura. La scelta è facilmente spiegabile: i Mondiali non sempre si vincono solo con gli assi, ma anche, certe volte soprattutto, con i jolly.
Antonio Casu
@antoniocasu_
