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Enigma Real Madrid, da Dortmund più dubbi che certezze

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Siviglia-Real Madrid 2-1: Ronaldo si dispera dopo la sconfitta del suo Real
Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid

Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid

Quella che doveva essere poco più di una passeggiata in terra tedesca, stava per trasformarsi in uno dei più clamorosi ribaltoni della storia della Champions, o se la si vuole vedere dall’altro lato, in uno dei tonfi più cocenti di tutti i tempi, soprattutto se ti chiami Real Madrid e aspetti di alzare al cielo il trofeo più prestigioso d’Europa da quasi 12 anni.

QUALIFICAZIONE COL BRIVIDO – In pochi si sarebbero aspettati, dopo il secco 3-0 dell’andata, di vedere un Real messo così alle corde dal Borussia. Certo, senza lo scivolone di Di Maria sul dischetto si sarebbe vista probabilmente tutt’altra partita, ma il calcio è strano e fatto di episodi, che a volte possono cambiare la storia. Così arriva il terrificante uno-due di Marco Reus, che fa tremare Ancelotti e Ronaldo in panchina. Mkhitaryan, nel secondo tempo, fallisce il colpo da k.o tecnico colpendo il palo a porta sguarnita, e forse, questo episodio, fa capire che i fati, in realtà, sono dalla parte dei “Blancos”, che passano il turno col brivido e lasciano più dubbi che certezze in un Signal Iduna Park che ha sfiorato la colossale impresa.

REAL RIDIMENSIONATO?- A fine gara in molti si sono chiesti se il Real, che fino a questo momento si era reso protagonista di un cammino praticamente perfetto, non esca ridimensionato dal doppio confronto col Borussia Dortmund. Parlare di ridimensionamento sembrerebbe in realtà esagerato, si potrebbe parlare molto più correttamente di un semplice rilassamento causato dal vantaggio ottenuto all’andata: un rilassamento che però, a certi livelli, può costare carissimo. Lo dimostrerebbero gli errori che hanno portato ai gol dei gialloneri: la clamorosa distrazione di Pepe sul primo gol, il contropiede incassato sul secondo. L’assenza di CR7 ha sicuramente pesato, ma una squadra che punta a vincere la Champions, dopo un vantaggio così importante nei primi ’90 non può permettersi certi errori e deve mostrare ben altra solidità difensiva e mentale. C’è infine da sottolineare il merito della truppa di Klopp, che nonostante il durissimo passivo da recuperare e le tante assenze, è riuscita a mettere in grandissima difficoltà una corazzata come il Real grazie ad un gioco propositivo e sfavillante. Per gli uomini di Ancelotti il cammino verso la “decima” continua, ma dopo questa doppia sfida, appare ancor più complesso e tortuoso di prima.

Calogero Destro

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