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Inter, Icardi eroe del Triplete: Juan Jesus e il Kovacic nuovo Iniesta


Juan Jesus
Quando non ci sono grandi obiettivi, si rischia di perder tempo in chiacchiere in attesa di tempi migliori e di volare per qualche spiaggia dorata e bere cocktail sotto l’ombrellone. 22 e 20 anni, rispettivamente per Juan Jesus e Icardi: quanta gioventù! Lo si evince dalle insane parole di entrambi, dagli scatti sexy del bomber (ad ogni latitudine) neroazzurro e di sogni di gloria con accostamenti al di là di ogni più fervida immaginazione. Ed anche ci fosse un briciolo di insana verità nelle parole dei due, citare Iniesta ed il Triplete quando rischi di perdere l’Europa a vantaggio di Raimondi, Meggiorini ed Albertazzi non è la migliore delle uscite.
INIESTA COME KOVACIC, ICARDI COME ETO’O – Mauro Icardi è un grande talento, su questo non si discute. Media gol straordinaria dal suo ritorno in campo, l’ultima doppietta al Bologna è di pregevolissima fattura e l’Inter è consapevole di avere in rosa un potenziale crack. Ma delle tante cose dette e fatte male da Walter Mazzarri nel primo anno da neroazzurro, ne rimane una da scolpire nel marmo di casa per il “pistolero” Maurito: “Icardi deve imparare a guardare Samuel, Zanetti, Milito e Cambiasso. A diventare professionista come loro, poi verrà tutto il resto“. Perchè la storia del calcio è crudele, colma di immenso talento sprecato e buttato via in nome della mondanità, belle donne e vizi capitali. Finire nell’ignobile calderone è un attimo, soprattutto sventolando certe affermazioni: “Qui, in futuro, vorrei vincere la Champions. Voglio lasciare il segno nell’Inter come gli eroi del Triplete e vincere il mondiali“. Boom! Deciso il ragazzo, ambizioso e al limite della follia. “Io voglio rimanere, sto benone e ora penso alle sei partite che serve vincere per andare in Europa League. Sarebbe triste essere esclusi, ci puntiamo tutti. Però, nonostante i risultati, siamo lì: non ci siamo allontanati troppo dalla zona Europa“. Ecco, che si pensi prima ad andarci, in Europa. Atalanta permettendo, ovvio.
Ma passiamo a Juan Jesus, che si fosse fermato a “Coutinho è il giocatore più forte che abbia mai visto” lo avremmo accettato, in attesa che la sbronza notturna gli passasse. Ma chi persevera è diabolico e poco si addice col “santuario” nome di battesimo del brasiliano. E allora ecco il botto (che sicuramente oltre al collaterale rotto sarà arrivato di riflesso nella testa), “Kovacic è il nuovo Iniesta“. Non ce ne voglia il croato, indiscusso talento e con grande potenziale, ma andiamo decisamente oltre il lecito. E poi ancora, “Tra 5 anni mi vedo capitano dell’Inter“, ma soprattutto un pericolosissimo “Mai alla Juve o Milan“.
Cosa non fa, l’astinenza da risultati…
Orazio Rotunno
