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Football

La Croazia piega l’Irlanda 3 a 1 e conquista la vetta del girone C

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Il migliore in campo: il croato Mandzukic

POZNAN, 10 GIUGNO – Dopo il piacevole pareggio conseguito da Spagna e Italia, riflettori puntati sulla prima di Trapattoni in questo europeo.

Al Miejsky di Poznan campo libero alle due formazioni considerate come le “cenerentole” del girone, Irlanda e Croazia, che scendono in campo con lo scopo di aggiudicarsi il primo posto del girone, superando le due squadre scese in campo alle sei del pomeriggio, che non sono andate oltre il pari e il conseguente punto in classifica.

Di fronte ad una discreta cornice di pubblico, che occupa quasi tutti i 43100 posti offerti dall’imponente stadio, casa del Kks Lech Poznan, e sotto una pioggia battente, si gioca una gara piacevole, dominata e vinta da una Croazia spettacolare, per fermare la quale non è bastata nemmeno una delle migliori prestazioni dei quadrifogli irlandesi.

Giovanni Trapattoni, con i consigli del fedele Tardelli, schiera in campo una formazione caratterizzata da un centrocampo folto e compatto, tutto pepe e muscoli:

 Given, O’Shea, Dunne, St. Ledger, Ward, Mc Geady, Whelan, Andrews, Duff, Keane, Doyle.

Pronta la risposta di Bilic, che tiene tanto al torneo e vuole stupire tutti coloro che hanno dato praticamente per scontato il mancato passaggio della fase a gironi della sua squadra:

Pletikosa, Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic, Vukojevic, Rakitic, Modric, Perisic, Jelavic, Mandzukic.

PRIMO TEMPO: partita bellissima, i croati passano in vantaggio, si fanno raggiungere, per poi colpire ancora…

La partita si infiamma subito, l’irlanda mostra i muscoli cercando di affondare, è la croazia però a farsi avanti più insistentemente. La formazione di Bilic riesce ad affondare subito e a mettere la palla in rete, volgendo a proprio favore la partita: è Mandzukic, il numero diciasette, a cogliere in controtempo Given, probabilmente tradito dalla pioggia e dal rimbalzo del pallone, scivolosissimo, e siglare il vantaggio con un colpo di testa piazzato. La tecnica della Croazia sembra prevalere su tutti i fronti del campo, l’Irlanda cerca di avanzare ma non incide; impreciso Duff al 6′, quando servito da Whelan, tenta il tiro rasoterra, schiacciando però troppo il pallone, senza centrare la porta. Un match emozionante, con continui cambi di fronte, in mano a due squadre che non si risparmiano e che non deludono gli spettatori accorsi al Miejsky. Bravo Doyle al 10′, nel guadagnarsi una punizione dal limite, che non viene sfruttata a dovere dalla squadra del Trap. Ottimo lavoro di Mandzukic sul fronte offensivo croato, palla per Perisic che impatta il pallone scoordinato, regalandolo al pubblico. L’Irlanda cresce, e quando al 18′ Doyle conquista una punizione nella fascia sinistra, a trenta metri dalla porta, Mc Geady lascia partire un cross teso per St. Ledger, il quale insacca di testa con grande abilità, inserendosi impeccabilmente e mirando l’angolino basso alla sinistra di Pletikosa, assolutamente incolpevole. Spettacolare il capovolgimento di fronte attuato dai croati al 21′, conclusosi con una botta di Pericic dai trenta metri, su cui si deve impegnare Given, con i pugni. La pioggia non ferma i grintosi giocatori, tutta un’altra partita rispetto a quella giocata da Spagna e Italia alle diciotto, la tecnica e la classe vista nell’altra partita, lasciano spazio alla grinta e alla fisicità di Croazia e Irlanda. E’ piuttosto caldo Corluka, che si lascia prendere dall’impeto commettendo tantissimi falli e protestando con fare minaccioso. Ancora Croazia al 33′, Srna finta il tiro e serve Modric, che dai venticinque metri riesce a centrare la porta, trovando però un Given attentissimo, che riesce a fare sua la palla in due tempi. Ritmo sempre altissimo, ma occasioni meno interessanti, nei dieci minuti di primo tempo a seguire, tutte respinte dalle forti difese. Dopo qualche occasione sprecata dal team mediterraneo, la squadra di Bilic passa in vantaggio, con un gol di Jelavic, viziato da un fuorigioco abbastanza evidente e da un pasticcio difensivo dei greens. Prima ammonizione della gara per Andrews al 45′, autore di un fallaccio su Mandzukic. Primo cambio per il croati al 71′, dentro Kranjcar per l’autore del raddoppio, Jelavic.

SECONDO TEMPO: la Croazia chiude la partita con la complicità di Given

Rincomincia la gara col pallone sui piedi dei croati. Ancora un gol lampo, nato da una bella azione architettata da Modric, che serve un compagno sulla sinistra, cross al centro e grandissimo stacco di Mandzukic, autore di una partita fantastica, che trova l’angolino basso, Given prova a respingere con i guantoni la palla che si stampa sul palo, ma questa gli rimpalla sulla nuca, oltrepassando la linea di porta. 3 a 1. Ottimo ritmo di goco anche in questa seconda frazione. Ingenuo il fortissimo Modric, che commette un fallo inutile al 52′ e si fa ammonire. Al 53′ doppio cambio per Trapattoni, che getta nella mischia Walters e Cox, facendo accomodare in panchina Doyle e Mc Geady. Ci prova subito Cox, ma il suo tiro è alto sulla traversa. Degno di nota il lavoro di Srna, che in difesa e in attacco è decisivo, con i suoi interventi e i suoi cross al centro. Strano episodio allo scadere del 61′, quando un giocatore croato è a terra: l’arbitro lascia correre e l’Irlanda non butta fuori il pallone, meritandosi i fischi del pubblico di fede dalmata; Cox serve Kean nell’area di rigore che viene steso impetuosamente da Schildenfeld, ma per Kuipers non è rigore. Dubbia la decisione del direttore di gara, non proprio impeccabile oggi. Bella palla al centro di Duff, al 70′, ma Pletikosa fa sua la sfera in uscita. Esce il capitano Robby Keane, che fa spazio a Long. Ancora la Croazia, che vuole farsi beffe dell’Irlanda, con Srna e Rakitic che si scambiano la sfera, quindi Srna mette il centrocampista in condizioni di tirare, ma Rakitic non centra la porta. Ci crede comunque l’Irlanda, che lotta fino all’ultimo: Long pressa Corluka, che messo alle strette si salva ottenendo il fallo. Ancora gli isolani, con Andrews che tira dal limite dell’area sfiorando il gol. La partita si fa fallosa, Kranjcar si becca il cartellino e rischia di essere buttato fuori un minuto dopo, con un intervento a piede a martello, pericolosissimo. All’86’ è bravissimo Pletikosa a uscire velocissimo, sugli sviluppi di un cross di Cox, sulla fascia sinistra irlandese. Ancora un cambio: esce Perisic ed entra Eduardo, all’89’. Kuipers opta per la bellezza di 5′ di recupero. Lodevole l’impegno che caratterizza l’Irlanda, al 91′ Andrews è sfortunatissimo su colpo di testa da posizione ravvicinata. Ultimo cambio anche per la Croazia, entra Dujmovic per Rakitic. Finisce così una piacevole sfida, la Croazia si merita e si prende i tre punti, onore anche all’Irlanda che non si è mai arresa.

TABELLINO:

Irlanda-Croazia 1-3: (3′ Mandzukic, C; 19′ St.Ledger, I; 43′ Jelavic, C; 49′ Mandzukic, C )

Irlanda (4-4-2): Given, O’Shea, Dunne, St. Ledger, Ward, Mc Geady (53′ Cox), Whelan, Andrews, Duff, Keane (75′ Long), Doyle (53′ Walters).

Croazia (4-4-2): Pletikosa, Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic, Vukojevic, Rakitic, Modric, Perisic (89′ Eduardo), Jelavic (71′ Kranjcar), Mandzukic.

Ammoniti: Andrews (I), Modric (C), Kranjcar (C).

Esplusi: /

Arbitro: l’olandese Kuipers

Stefano Dessì Manzoni

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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