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Inter: sette partite per definire il futuro di Mazzarri e della squadra

L’Inter e Mazzarri, in questo momento, vivono in un limbo. In breve tempo si è passato dalla possibilità di dare l’assalto al quarto posto della Fiorentina, al rischio di dover stare ancora un anno senza Europa. I nerazzurri, al momento sono nel terzetto di squadre che disputeranno la prossima Europa League e, la Fiorentina viaggia appena tre punti sopra, ma, l’impressione, è che Palacio e compagni soffrano di un complesso d’inferiorità che non permette alla squadra di esprimersi con continuità nell’arco dei novanta minuti. In queste ultime sette partite, quindi, tutti i giocatori verranno messi sotto osservazione, per capire da chi ripartire e sviluppare le strategie di mercato.
LE CERTEZZE – In questa Inter i giocatori certi di restare sono veramente pochi, sette in tutto. Si tratta di Hernanes, D’Ambrosio, Palacio, Nagatomo, Jonathan, Juan Jesus e Kovacic. Gli ultimi due, nonostante le palesi incertezze manifestate da quando vestono il nerazzurro, vengono considerati un patrimonio della società che crede in loro e intende farne i cardini del futuro. La prossima, sarà una sorta di prova d’appello per entrambi, perchè ulteriori incertezze non saranno contemplate.
CHI POTREBBE PARTIRE PER FAR CASSA – Nella lista delle cosiddette “certezze” mancano due pilastri dell’Inter attuale come Handanovic e Guarin perchè, entrambi potrebbero essere venduti per fare cassa. Nel caso in cui il portiere sloveno venisse ceduto, Bardi tornerebbe da Livorno per vestire la maglia da titiolare. La cessione di Guarìn, invece, permetterebbe a Kovacic di avere maggiore spazio. Tra i giocatori sul piede di partenza potrebbero esserci anche Alvarez e Icardi. il primo, non ha mai mostrato la continuità necessaria per poter giocare ad alti livelli, il secondo, andrebbe via solo per un’offerta sostanziosa da poter reinvestire in una punta che dia maggiori garanzie a livello di personalità e continuità. In lista di partenza ci potrebbe essere anche Ranocchia. Il ragazzo ha il contratto in scadenza nel 2015 e si sente ai margini della squadra. Se alla fine decidesse di non rinnovare, l’Inter sarebbe costretto a privarsene per non perderlo poi tra un anno a parametro zero. In lista di partenza, infine, c’è anche Kuzmanovic, troppo discontinuo. Con una buona offerta anche lui sarà lasciato partire.
I VECCHIETTI – L’Inter l’anno prossimo dirà addio a parecchi giocatori della vecchia guardia. Zanetti inizierà la sua carriera dirigenziale, Samuel e Milito torneranno in Argentina, Castellazzi si ritirerà e Mudingayi cercherà fortuna altrove. Tra i giocatori con il contratto in scadenza, solo Cambiasso potrebbe avere la possibilità di giocare ancora nell’Inter, ma, la sua situazione, è ancora al vaglio della dirigenza. Campagnaro, invece, ha ancora un anno di contratto e quindi no dovrebbe correre rischi.
I RISCATTI – La situazione di Rolando e Taider dipende dalla possibilità che avrà l’Inter di riscattarli o meno. Il brasiliano ha convinto in questa stagione, ma ora bisognerà negoziare con il Porto per il suo cartellino. Taider, invece, è andato a corrente alternata e il riscatto chiesto dal Bologna (5.2 milioni di euro) è ritenuto eccessivo. Si cercherà quindi di abbattere le richieste dei felsinei e di dare una nuova chanche al franco-algerino. Diverso il discorso per Belfodil. L’attaccante, anche a LIvorno sta stentando. Possibile che venga rinnovata la comproprietà con il Parma, e sia mandato altrove.
COME SI CAMBIA PER IL PROSSIMO ANNO – Botta, dopo l’infortunio e gli spezzoni di questo finale di stagione, viene considerato come un nuovo acquisto per la prossima. Chi sarà invece nuovo di zecca è Vidic, preso a costo zero dallo United. L’Inter poi cercherà un altro difensore, una quarta ala che possa intercambiarsi con i vari Jonathan, Nagatomo e D’Ambrosio, un regista e una prima punta di valore. Ovviamente i piani potrebbero cambiare in caso di addio a Mazzarri. Thohir non vuole ripetere l’errore fatto da Moratti la scorsa stagione, quando l’Inter prese cinque giocatori adatti al gioco di Stramaccioni, salvo poi esonerare il tecnico e ritrovarsi con una rosa non conforme al nuovo modulo tattico. Prima di fare qualsiasi mossa, quindi, si cercherà di capire se Mazzarri è l’uomo adatto a questa Inter. Il finale di stagione dei nerazzurri diranno quale futuro avrà il tecnico toscano.
Davide Luciani
