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Francesco Serafino: dai campi calabresi a Buenos Aires

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E’ una storia quasi da film quella di Francesco Serafino, classe 1997, giocatore italiano del Boca Juniors.

DALLA CALABRIA A FUERTE APACHE: Francesco è nato a Rho ma è cresciuto in Calabria. Si era fatto notare già dalla squadra calabra più celebre, la Reggina, che decise di aggregarlo ai pulcini. Nel 2007 , per volere di Bruno Conti, giocò per gli esordienti della Roma, con cui ebbe l’occasione di incontrare Totti, durante un allenamento a Trigoria. Ma il giovane Francesco nel 2009 dovette seguire il padre in Argentina per questioni di lavoro. Giunto nella capitale Buenos Aires, ha vissuto per alcuni mesi nel barrio di Ciudadela, dove è situtata Fuerte Apache. E’ lì che apprende che il rispetto per il prossimo è molto importante, ed è sempre lì, giocando sul tappeto sintetico regalato da Tevez ai suoi amici, che tira fuori la rabbia agonistica (da loro chiamata “garra”).

L’ARRIVO AL BOCA JUNIORS: Nel 2010 fece un provino per la “cantera” del Barcellona in Argentina, ed è in quel momento che arriva una cocente delusione. Il responsabile lo avrebbe tesserato ma, data la distanza tra scuola e campo di allenamento, dovette rinunciare. Ma dopo qualche anno quel responsabile divenne il coordinatore delle giovanili del Boca Juniors e, ricordatosi del provino di Francesco, lo fece aggregare alla squadra. Francesco è il secondo calciatore italiano nella storia gialloblu.

CARATTERISTICHE: E’ un giocatore a cui piace agire come seconda punta e spaziare su tutto il fronte d’attacco. Punta molto sulla velocità risultando pericoloso in ripartenza. Gli piace sia rifinire l’azione, sia provare la conclusione.

IL FUTURO: Alcune voci vedono delle società spagnole interessate a lui, ma il suo obiettivo sarebbe tornare in Italia, magari giocare per la Roma, dove incontrare di nuovo Totti, uno dei giocatori che ammira di più.

Chissà che questo nome non attragga qualche società del nostro campionato.

Marco Sciscioli

 

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