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Lista Tsipras, la sinistra che esiste ma di cui non si parla


Raccolta firme lista Tsipras
95MILA FIRME SENZA TV– Misteriosamente sparita dai mass media italiani, tranne qualche eccezione, la lista L’altra Europa con Tsipras ha comunque raggiunto la soglia delle 95mila firme – una maggiore presenza mediatica, potrebbe fa raggiungere piuttosto agevolmente il traguardo. Eppure la lista ha degli sponsor è di tutto rispetto : da Barbara Spinelli a Curzio Maltese, passando per Moni Ovadia e Stefano Rodotà.
SENZA LEADER- Forse i giornalisti italiani vorrebbero un Alexis Tsipras, che non c’è. La mancanza del leader carismatico, è un rivoluzionario visto che non possono interfacciarsi con un “capo”- preferiscono dimenticarsene.
Anche nei sondaggi, dopo le prime due comparse piuttosto incoraggianti ( tra il 5 e il 7% ), la lista viene bellamente ignorata. Questo offuscamento ha avuto anche dei risvolti positivi.
DIATRIBE ED AUTOREFERENZIALITA’– Evitando di portare alla luce, diatribe e particolarismi tipici del movimentismo e di tutto l’ecosistema della sinistra alternativa al Pd. Ed una ostinata autoreferenzialità, che spesso esclude chi desidera dare una mano ai comitati, senza appartenere appunto ai movimenti o ai partiti che la sostengono. Quasi un contrappasso, nei confronti dei garanti e promotori dell’iniziativa, che hanno vietato a coloro che abbiano ricoperto cariche di partito o istituzionali nell’ultimo decennio di candidarsi. Come Tsipras ha dichiarato, difficilmente si smetterà di confrontarsi duramente su tutto. Questo è il dna dell’area alternativa ma è fondamentale imparare a conviverci.
SINISTRA RADICALE MA CONCRETA- La differenza dovrà essere, come è stato per Syriza in Grecia, lo sforzo congiunto verso idee e progetti ampiamente condivisi. Che sono molto di più di quelli che dividono.
La lista Tsipras si pone come uno spartiacque, tra gli europeisti a prescindere che considerano qualsiasi critica verso e i no euro dalle soluzioni irrealizzabili, come un referendum inamissibile costituzionalmente. La rimodulazione dei trattati, una moratoria sul fiscal compact e sopratutto delegittimare le decisioni della “troika”, che de facto ora è composta da Fmi, Bce e presidenza UE di turno. Ma originariamente questa commissione doveva esssere composta da il presidente di turno affiancato dal presidente del semestre precedente e da quello del semestre successivo. Finalmente una sinistra molto concreta che si pone traguardi non utopici, anche se complessi, forse per questo motivo potrebbe impensierire sia la destra che i socialdemocratci, appiattiti nella versione austerity.
Sarà fondamentale il dopo elezioni. Se tutte le componenti , perseguiranno lo scopo di una sinistra unita come per l’appunto ha fatto Tsipras in Grecia, anche i risultati elettorali non tarderanno ad arrivare. Non solo Syriza ma anche in Spagna e proprio in questi giorni in Francia– altro che Le Pen- dove un progetto simile al primo turno ha raccolto il 10% dei voti.
Giuseppe Folchini
@gifolch
