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Premier: Reds sulla scia dei Blues. L’Arsenal esce di scena?

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Premier League: esultanza Steven Gerrard
Premier: Daniel Sturridge, attaccante del Liverpool

Premier: Daniel Sturridge, attaccante del Liverpool

Non solo in Spagna: anche in Inghilterra il finale di Campionato si prospetta da paura. Gli appassionati di calcio si leccano i baffi quando guardano i match d’Oltremanica: quest’anno spettacolo extra, dettato dal grande equilibrio che regna per contendersi la Premier. La fine dell’era-Ferguson ha lasciato vacante il trono: si sapeva che la “guerra di successione” sarebbe stata aspra, ma nessuno immaginava così aperta e soprattutto avvincente. A sette giornate dalla fine, le prime tre della classe sono racchiuse in tre punti: il Manchester City, trionfatore nel derby, ha due partite in meno e sei punti potenziali in più. Chelsea e Liverpool hanno un grosso vantaggio psicologico, ma non possono mollare d’un centrimetro.

GUNNERS, GAME OVER? – Del gruppo che arriverà in volata, sta perdendo inesorabilmente contatto l’Arsenal. Gli uomini di Wenger, giovani di belle speranze ma sempre in attesa del definitivo salto di qualità, pagano un torneo vissuto su tremendi alti e bassi. A imponenti vittorie sono succedute imbarazzanti sconfitte (vedi il 6-0 subìto a Stamford) con un reparto arretrato troppo spesso ballerino. L’autorete di Flamini maturata martedi al 90′ contro lo Swansea di fatto mette una pietra tombale sulla rincorsa al trono. Domani arriva a Londra un Manchester City tutto di rincorsa: la sensazione è che una vittoria dei Gunners potrà soltanto agevolare una comunque difficile scalata al terzo posto.

VOLATONE FINALE:

CHELSEA – A Londra, sponda Blues, o a Liverpool sponda Reds molti ci speravano, ma in pochi s’immaginavano di trovarsi in questa situazione a fine marzo. Sul Chelsea di Mourinho, che è voluto fortemente tornare da queste parti non certo per hobby, c’erano diversi dubbi soprattutto ad inizio stagione: dubbi confermati da un inizio ballerino e un girone di Champions non esemplare. Adesso la squadra rema compatta verso i due grandi obiettivi: campionato e Coppa dalle grandi orecchie. Già conquistarne uno, sarebbe un grandissimo risultato. La tenuta fisica e mentale del doppio impegno esprimerà le vere possibilità di mantenere la vetta fino alla 38^ giornata.

LIVERPOOL – Brendan Rodgers, rimasto sulla panchina del Liverpool dopo il deludente settimo posto del suo primo anno, si sta prendendo una bella rivincita. Rimasto al centro del progetto dopo diverse critiche, è tornato a far competere i suoi uomini per la conquista di quel Titolo che manca dal 1990. I Reds sono il miglior attacco del torneo: poco da stupirsi, se lì davanti ci sono le due bocche da fuoco Suarez e Sturridge, firmatari di 48 reti sulle 84 totali. C’è la firma di capitan Gerrard nel 2-1 rifilato al Sunderland: successo che permette di restare a -1 dai Blues. Fedele condottiero a vita, all’età di 34 anni finalmente può vedersi concretizzare il sogno di una carriera. Senza dimenticare quella Champions che vinse da ragazzo nel 2005, con la speranza un giorno di replicarla.

MANCHESTER CITY – Sfumato il sogno Champions (eliminato dal Barcellona), i citizens si tuffano a pieno regime sulla Premier. La vittoria rotonda all’Old Trafford sui cugini dello United sancisce, se ancora ce n’era di bisogno, la supremazia cittadina che è destinata a rimanere per un tempo indeterminato. Gli impegni in Capital One Cup (poi vinta) hanno spostato le due partite di Premier ancora da recuperarsi, e che con ogni probabilità diranno le reali possibilità di vittoria finale. Tre punti in meno dal Chelsea e sei punti potenziali da ottenere: per non ritrovarsi sgraditi scherzetti intanto domani c’è una sfida in casa dei Gunners da vincere assolutamente.

Manlio Mattaccini

 

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