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Destro, Immobile e il sogno mondiale: chi portare in Brasile?

I due giovani azzurrini sono stati i grandi protagonisti della sfida tra Roma e Torino, andata in scena martedì 25 marzo. Entrambi gli attaccanti sono andati a segno in quella partita, attirando ulteriormente l’attenzione del ct Cesare Prandelli.
I DUBBI DI PRANDELLI – L’esplosione di questi due giocatori risuona ancora di più nella mediocrità che si è creata nel reparto avanzato nerazzurro. Dal 2006, quando l’Italia poteva schiarare giocatori al top della forma come Gilardino, Toni, Del Piero e Totti, nessuno è riuscito a colmare quel vuoto lasciato da quei grandi campioni. La coppia d’oro Balotelli-Rossi, che avrebbe dovuto fare le fortune del Bel Paese ai mondiali in Brasile, si è sciolta: il primo sembra sempre più un’eterna promessa restia a confermarsi ad altissimi livelli, il secondo continua a passare più tempo in infermeria che in campo e difficilmente sarà arruolabile per giugno. Prandelli sembrava quindi costretto ad affidarsi nuovamente alla vecchia guardia: Toni sta ben figurando a Verona, Gilardino è un attaccante sempre pericoloso e rapace, Cassano vive una seconda giovinezza a Parma e Totti non avrà la mobilità di una volta ma i suoi piedi sono patrimonio del calcio. Invece, nel momento di massima crisi, sono spuntati fuori questi due ragazzi: giovani, talentuosi e tremendamente affamati. Probabilmente ci sarà spazio solo per uno dei due, dal momento che sicuri del posto per ora sono Balotelli, Osvaldo, Gilardino, Cerci più le varie candidatura di Insigne e dei “vecchietti” sopracitati. Un certo Paolo Rossi al mondiale del 1982 fu protagonista nonostante non godesse dei favori del pronostico: chissà che la storia non si ripeta! Chi portare quindi al mondiale?
MATTIA DESTRO
Attaccante scuola Inter, con una carriera da predestinato fin dalle giovanili. Poi il passaggio al Genoa nell’operazione Milito-Motta, la consacrazione al Siena e la chiamata della Roma: il primo anno in giallorosso è deludente, a causa di numerosi infortuni e della fitta concorrenza. Quest’anno invece il bomber sta trovando molto più spazio ed ha il rapporto minuti giocati-gol migliore dell’intera serie A: un gol ogni 95 minuti (9 gol totali in 856 minuti) è il suo considerevole bottino finora, la fiducia che gli sta dando Rudi Garcia è sintomo di una maturità raggiunta. Classe 1991, l’ex Inter è inoltre più duttile del collega granata: Destro si sta destreggiando egregiamente anche come esterno di sinistra nel 4-3-3 della Roma, con licenza ovviamente di accentrarsi.
CIRO IMMOBILE
Se Destro arriva dalle giovanili dell’Inter, Immobile cresce negli acerrimi nemici della Juventus. Stranamente il percorso dei due è molto simile: Ciro va in prestito al Siena e poi in comproprietà con il Genoa, senza dimenticare la parentesi fondamentale con il Pescara sotto la guida del maestro di calcio Zeman. Attualmente in comproprietà tra Juventus e Torino, Immobile è il vice capocannoniere della serie A (dietro solo a Tevez con 18 gol) e ha un rapporto minuti giocati-gol di 1 gol ogni 122 minuti giocati (17 gol totali in 2083 minuti). Le sue qualità principali sono la forza fisica, la velocità e il dribbling. Classe 1990 è un destro naturale ma ha la capacità di calciare con entrambi i piedi, come si è potuto vedere nel match contro la Roma, nel quale ha segnato un gol al volo di sinistro. Immobile inoltre andrebbe a ricomporre in nazionale la coppia con Cerci, che sta facendo la fortuna del Torino di Ventura.
Immobile probabilmente ha dimostrato più continuità nel corso della stagione e solo per questo motivo ci permettiamo di esprimere parere positivo per la sua candidatura, cosa deciderà invece Prandelli?
Jacopo Gino
