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Cinema

“Storia di una ladra di libri”: da giovedì nelle sale italiane

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 Tratto dal bestseller di Markus Zusak che ha venduto ben 9 milioni di copie in tutto il mondo, La bambina che salvava i libri viene adattato per il grande schermo dal regista Brian Percival (Downton Abbey) con il titolo di Storia di una ladra di libri.  Lo scopo principale per cui il regista inglese ha deciso di girare la pellicola è, come dice lui stesso durante u’intervista, “far comprendere alle ultime generazioni cos’è veramente successo nel periodo dell’Olocausto”. Il film arriverà nelle sale italiane il 27 marzo distribuita dalla Twentieth Century Fox.

Storia di una ladra di libri

La locandina del film “Storia di una ladra di libri”

TRAMA – Storia di una ladra di libri è ambientato nella Germania nazista di Hitler, e vede come protagonista la piccola Liesel Meminger che la madre affiderà a Rosa ed Hans. Sarà proprio il padre affidatario della bambina che le insegnerà a leggere e da qui nascerà l’amore incondizionato per i libri da parte della ragazzina. Ma la persecuzione ebraica irrompe anche nella nel nuovo nucleo familiare venuto a crearsi, in quanto i coniugi Hubermann decideranno di nascondere nel proprio scantinato un giovane ebreo, Max, anche lui appassionato di libri. Testimone dell’orrore dell’Olocausto, la ragazza troverà conforto nei libri e incomincerà a rubarli per metterli al riparo dalla ferocia nazista che li bruciava per reprimere la libertà di espressione..

 L’INTERPRETE – A dare il volto a Liesel è la quattordicenne canadese Sophie Nelisse, già conosciuta per la sua interpretazione in  Monsieur Lazhar. Per Storia di una ladra di libri, oltre mille attrici hanno fatto il provino per ottenere la parte ma solo Sophie è riuscita a mostrare quell’umanità che veniva richiesta per toccare il cuore del pubblico. Vediamo come l’attrice si è preparata per il ruolo ottenuto e quali sono state le difficoltà che ha dovuto affrontare: “La difficoltà maggiore  è stata cercare di capire cosa abbia provato Liesel a vivere in quel periodo. Ho letto molto, ho parlato con un sopravvissuto all’Olocausto, ma mi ha aiutato tanto anche girare a Berlino, e guardare film come Il pianista, La vita è bella, Schindler’s List, The reader e Il bambino con il pigiama a righe. Ho cercato di pensare a come avrei reagito io, a come avrei agito se fossi stata Liesel“.

 Debora Anzaldi

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