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Politica,Vendola: “SEL non coinfluirà nel PD”
SEL continuerà ad essere un partito indipendente. Questo, in sintesi, il concetto espresso da Nichi Vendola nel corso del secondo congresso di Sinistra Ecologia e Libertà. Il politico pugliese ne ha per tutti, dal palco di Ricccione scaglia pesanti accuse a Renzi – colpevole di aver seminato il “veleno” Berlusconiano nella sinistra – e soprattutto al Cavaliere :”Non ci si chieda di dimenticare la girandola di mafiosi ed escort che ha dominato la scena politica per vent’anni “
RENZI – La porta del congresso rimane sempre aperta per il segretario del PD. Vendola assicura :” Lo invito a venire a spiegare il suo atteggiamento sulla legge elettorale, non deve temere i fischi“. Il segretario esita ad ammonire il “collega” del PD sull’accordo con Berlusconi :”L’abbraccio col ‘Caimano’ e’ una maledizione per la sinistra moderata che ne e’ sempre uscita smontata”. Sulla possibilità di uno scioglimento di SEL all’interno del Partito Democratico, Vendola è categorico :”Mi e’ difficle orientarmi nella geografia interna del partito. Non ho voglia di iscrivermi a nessuna sua corrente interna, perche’ il PD non e’ il mio e il nostro destino“. Parole che hanno infiammato i quasi 1000 delegati presenti in platea, decisi a portare avanti l’idea di una sinistra che il PD – stando alle dichiarazioni del segretario – sembra aver dimenticato.
TRA CONGRESSO ED EUROPA – Tra le personalità presenti al congresso di SEL il presidente della camera Laura Boldrini e il segretario della CGIL Susanna Camusso. Anche da parte di quest’ultima piovono critiche sull’asse Renzi-Cavaliere :”L’incrocio tra soglie e premio di maggioranza non appare lo strumento adatto ad aumentare la partecipazione”. Anche le incombenti elezioni europee sono un tema caldo in casa SEL, che deve ancora decidere le alleanze, al fine di superare l’ostico sbarramento del 4%. Vendola annuncia l’intenzione di togliere il proprio nome dal simbolo e aggiunge: “Piuttosto che contorcerci, vi propongo di continuare nel dialogo con tutti. Ma non dobbiamo neanche avere paura di andare con il nostro simbolo alle Europee”.
Simone Viscardi