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Italicum, slitta la presentazione alla Camera. Da Lega e Sel chiusure
PRESENTAZIONE RINVIATA– Slitta a stasera la seduta della commissione Affari Costituzionali della Camera, che avrebbe dovuto avviare l’esame del testo base della proposta di legge elettorale scaturita dall’intesa tra Renzi e Berlusconi. Il cosiddetto Italicum . Il testo non è ancora pronto e la sua presentazione in Commissione Affari Costituzionali, annuncia il relatore Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) nella stessa Commissione, viene posticipata. Da fonti parlamentari la Lega Nord ha puntato i piedi, chiedendo l’ abbassamento della soglia (5%) per i partiti che si presentano in coalizione. Anche Sel, ovviamente, non sprizza gioia da tutti i pori. I capigruppo avevano già chiesto un rinvio della discussione per la concomitanza del congresso nazionale, che si svolgerà il prossimo weekend a Riccione.
CLAUSOLA SALVA LEGA ( E SEL ? ) – Il capogruppo Pd in commissione, Emanuele Fiano, comunque conferma l’esistenza del ‘nodo’ La clausola in questione consentirebbe ai partiti connotati territorialmente di poter superare la soglia di sbarramento. Non si capisce se di questa integrazione, potrà beneficiarne anche Sel, che per voce di Nichi Vendola ha già dato il due di picche all’ Italicum. “Siamo di fronte – ha dichiarato Vendola- a un atteggiamento inaccettabile, quello del prendere o lasciare, sulla proposta della riforma del sistema elettorale “. Se lo sbarramento per le liste in coalizione è considerato inaccettabile, provate a pensare cosa sia l otto per cento ,proposto per i partiti che si presentano da soli.
SBARRAMENTI INUSUALI – Un limite così alto esiste solo in Turchia e viene utilizzato per lasciare fuori dal parlamento i curdi. In questo momento e con questo Italicum, sostanzialmente si legittima il tripolarismo Pd-Fi-M5S. Se i pentastellati continueranno ad avere un intransigenza assoluta verso ogni coalizione, potrebbe significare nella migliore delle ipotesi un alternanza noiosa e con differenze che si sono assottigliate, negli anni. Oppure potrebbero ripresentarsi le larghe intese, su questioni di emergenza nazionale. Siccome questo è il paese delle emergenze, l’ ipotesi non mi sembra così azzardata.
FI: APERTURA ALLE PREFERENZE – Intanto da Forza Italia arriva una flebile apertura alle preferenze: “Buono l’accordo Berlusconi-Renzi”- ‘cinguetta’ Saverio Romano, ma “il Parlamento migliori il testo con l’introduzione delle preferenze”.
M5S VOTI CONGELATI– Grillo, invece, lancia la prima consultazione on line: il quesito di oggi e’ sul sistema di voto: proporzionale o maggioritario. Chissà perché non lanciarlo prima. Magari avrebbero potuto discutere la proposta dell’ Italicum, con Renzi e Berlusconi senza congelare i nove milioni ricevuti.
Giuseppe Folchini