Focus
La Juventus, le Coppe e la sconfitta dell’Olimpico
Con la premessa che Conte resta un grande allenatore, che sta guidando ottimamente la propria squadra in campionato, ci sono delle osservazioni negative emerse dai vari commenti dei tifosi sui social network. La Juventus è ufficialmente uscita dalla corsa alla decima Coppa Italia, che avrebbe portato sulla maglietta della squadra di Torino la famosa stella d’argento. E’ l’ennesima coppa abbandonata dalla Juventus, a quanto pare, per scelta.
IPOTESI: SNOBBARE LA COPPA – Sì, si contempla questa possibilità. Quando i milioni di tifosi bianconeri hanno visto che sette undicesimi della formazione erano seconde linee, subito è penetrata nella mente dei supporter l’idea che Conte avesse voluto snobbare la competizione nazionale, stando a come è attualmente organizzata, la peggiore tra i migliori campionati europei.
LE NOSTRE RISERVE SONO PIÙ FORTI DEI VOSTRI TITOLARI – Altra ipotesi, un po’ meno gettonata della prima, è quella che l’allenatore leccese avesse avuto una percentuale un po’ elevata di altezzosità, sottovalutando la compagine giallorossa e volendo quindi schierare praticamente la panchina della Juventus.
LE DICHIARAZIONI DI CONTE – Stando invece a ciò che ha affermato Antonio Conte nel post partita, pronuncia una frase sibillina che per i sostenitori della prima ipotesi può essere interpretata come conferma. L’allenatore ha infatti affermato che la Coppa Italia è stata sempre una competizione in cui ha schierato le seconde linee riuscendo ad arrivare in finale (2012) e in semifinale (2013). Ma seppure fosse così, non crede che per poter puntare alla Coppa Italia, anche come competizione per agguantare il famoso “mini-triplete”, c’era la necessità di mettere qualcuno dei titolari, visto che negli anni le altre squadre si sono rinforzate?
Il fatto di snobbare la Coppa Italia è una contraddizione a ciò che il tecnico salentino stava proclamando in queste settimane, illudendo l’intera tifoseria bianconera.
Ma la coincidenza da notare è quella della sconfitta per 1-0. Tutti certamente ricorderanno l’epilogo della partita “nel campo di patate” di Istanbul, 1-0 gol di Sneijder.
Per quanto concerne quella partita non si può quantificare la volontarietà dell’eliminazione, perché anche per quanto riguarda l’avventura in Champions della Juventus ci sono due correnti di pensiero:
SOTTOVALUTAZIONE DEGLI AVVERSARI – I sostenitori di questa idea sostengono infatti che la debacle bianconera sia stata causata dai tanti punti persi con squadre sottovalutate come Copenaghen e Galatasaray. Giusto per rinfrescare la memoria, a Copenaghen la Juventus andò in svantaggio, pareggiò ma non riuscì a segnare il gol della vittoria. A Torino contro i turchi la Juventus era riuscita a rimontare ma a pochi minuti dalla fine Umut Bulut segnava il gol del 2-2.
OBIETTIVO EUROPA LEAGUE – Quest’altra idea vede la Juventus partecipare a questa competizione con scarso interesse in quanto, vista la possibilità bassissima di trionfo nella competizione e la finale di Europa League a Torino, si è preferito “retrocedere” nella competizione d’Europa meno importante (con tutto il rispetto per l’ex coppa Uefa) per provare a giocare, come già detto, la finale allo Juventus Stadium.
In conclusione, se la Juventus volesse puntare almeno al mini-triplete si deve rinforzare l’organico, ma se si volessero snobbare le competizioni bisogna dire al signor Conte di dire la verità nuda e cruda invece di proclamare obbiettivi che non si vogliono raggiungere.
Marco Sciscioli