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Juve: l’invincibile armata a velocità di crociera

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Antonio Conte
Tevez, simbolo di una Juventus da campionato e basta

Tevez, simbolo di una Juventus da campionato e basta

Ok, adesso è certo: senza altri impegni particolari da affrontare la Juve ha vinto l’edizione 2013/2014 della Serie A. Ma è anche certo che il campionato italiano sarà l’unico trofeo a cui potrà ambire la Juve nei prossimi anni. La disfatta di Roma era il segnale che mancava, la profezia adesso può compiersi.

ISTANBUL-ROMA COAST TO COAST: METTETEVI COMODI, GUIDA CONTE – Se conte fosse un pilota, sceglierebbe la migliore utilitaria e porterebbe i suoi passeggeri nelle rotte più belle del mondo ma a velocità di crociera. Tutto bello, sicuro perfetto ma… vuoi mettere il brivido della velocità? Le emozioni, l’alta tensione, l’adrenalina, i picchi? No, non fa per lui. Se vai troppo veloce per un tratto, poi rischi di sbandare. Perché affrettarsi? Tanto la strada è lunga… e così e la sua Juve: perfetta nelle competizioni annuali, ma disastrosa nel dentro o fuori.

TROPPO BELLA PER ESSERE PER SEMPRE – Il problema di questa Juve è che è partita, meritatamente, come la squadra più forte, con una rosa titolare qualitativamente altissima ed efficace in ogni reparto, ha superato senza troppe difficoltà e con un pizzico di “fortuna” (vedere i primi due pareggi della Roma e le vittorie juventine con Chievo e Torino) l’unico momento difficile e dopo sta viaggiando in automatico maciullando avversari, frantumando record e creando di fatto un’immagine da invincibile armata che è il suo unico punto debole perché ne nasconde i pochi limiti strutturali.

POCHI NEI… MA CI SONO – Punto uno: la Juve non ha riserve. Non perché non abbia una rosa generalmente lunga, ma perché non ha riserve all’altezza di questi titolari. Almeno i 7/11 della rosa sono impossibili da sostituire se non con top player, perché, e c’è da dirlo, Marotta e Paratici hanno compiuto degli autentici capolavori di mercato che non possono avere riserve all’altezza perché non se ne trovano ai prezzi con cui sono stati acquistati, per esempio, Tevez, Pogba e Vidal. Punto due: abituata al campionato italiano, la Juve gioca sempre con la certezza di poter recuperare e di essere già superiore all’avversario. Il Galatasaray e la Roma di stasera sentitamente ringraziano.

IL PUNTO CHIAVE – E’ vero: la Juve delle riserve ha perso solo 1-0  in trasferta, contro la migliore Roma e con decisioni arbitrali probabilmente a sfavore. Peccato che fermarsi qui vorrebbe dire guardare il dito e non la luna: il punto è che la Juve quest’anno ha sempre perso con chi, nei 90 minuti, ha dimostrato di avere motivazioni superiori alle sue. Dalla Fiorentina, per la storica rivalità, al Galatasaray, per l’accesso agli ottavi, alla Roma, che voleva vendicare la sconfitta ed andare avanti in Coppa Italia. Non sa gestire i ritorni di fiamma e d’orgoglio e non sa comportarsi con chi non si prostra davanti all’invincibile armada. Che, come dimostrato anche dalla storia, tanto invincibile non è…

Modestino Picariello

Polemico, pedante, pignolo, poco fedele al suo nome (la modestia è dannosa se sei consapevole dei tuoi limiti) ma molto al suo cognome ( piccolo bandito, che fugge dai recinti dell'informazione a un coro solo). Perché leggermi? Perché sono chiaro, informato e motivo precisamente ogni mia opinione

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