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Football

Serie Bwin, le pagelle di SportCafè24 sul campionato 2011/2012

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PESCARA, 29 MAGGIO – Quarantadue partite, oltre quarantamila minuti giocati, mille emozioni e altrettante sofferenze e dolori. La Serie Bwin versione 2011/2012, scossa dal caso Scommessopoli, è giunta al termine anche quest’anno portandosi dietro molte vittorie (il Pescara di Zeman, il Torino del mago Ventura), molte sorprese (Juve Stabia e Sassuolo su tutti) e altrettante delusioni come la retrocessione dell’Albinoleffe, i campionati mediocri e appesi ad un filo di Empoli e Livorno. Sono stati mesi emozionanti e sono stati vissuti diversamente da ogni squadra, da ogni dirigente, da ogni giocatore e da ogni tifoso. E alla fine di ogni anno le pagelle arrivano puntuali e talvolta impietose: ecco di seguito, nel dettaglio, il giudizio su tutte le squadre partecipanti al campionato di Serie B di quest’anno.

PESCARA: Che dire della squadra di Zeman? Novanta gol fatti, ottantatre punti in campionato, ventisei vittorie: il tecnico boemo ha fatto rivivere ai tifosi pescaresi i fasti di un passato ormai sbiadito attraverso il suo calcio offensivo e spettacolare e grazie al trio delle meraviglie Verratti-Immobile-Insigne il Pescara conquista la promozione diretta in Serie A con un turno di anticipo vincendo addirittura il campionato nei minuti finali della stagione. Nonostante un periodo di appannamento coinciso con la morte di Franco Mancini e Mario Morosini e durato quattro o cinque gare il Pescara si risolleva rifilando un doppio 6-0 al Padova e al Vicenza e vola verso una promozione più che meritata. Ora l’obbiettivo è trattenere i suoi gioielli per un altro anno, ma le sirene di mezza Europa cominciano a farsi insistenti… VOTO 9.

TORINO: La squadra di Ventura non delude le aspettative e, al termine di un campionato condotto al vertice per la maggior parte delle partite, la squadra di Ventura torna in Serie A dopo qualche anno di assenza. La squadra della Mole gioca un calcio terribilmente concreto e grazie anche agli elementi di categoria superiore presenti in rosa, non sbaglia l’obbiettivo massimo fissato a inizio stagione. La squadra del presidente Cairo non ha ammazzato il campionato ma quel che contava era tornare in A: grazie anche al mago delle promozioni Ventura tutto questo è stato possibile. Unica pecca: il sorpasso all’ultimo respiro subito dal Pescara. VOTO 8.

SASSUOLO: Insieme alla Juve Stabia la squadra neroverde si candida come rivelazione dell’anno. La dirigenza emiliana costruisce una squadra con i giocatori di Piacenza e Triestina (retrocesse l’anno scorso in Lega Pro) e plasma un gruppo vincente che sarà un osso duro da affrontare anche nei playoff. Per molte giornate la squadra allenata da Pea si trova a lottare per le prime due posizioni con Pescara e Torino ma, alla lunga, complice un calo psicologico e fisico si deve “accontentare” degli spareggi per una possibile promozione, un grande passo che decreterebbe il dieci e lode. VOTO 9.

VERONA: Dopo una promozione in Serie B arrivata attraverso i playoff la banda di Mandorlini cercherà di bissare il successo dello scorso anno regalando ai tifosi scaligeri una Serie A che manca da troppo tempo. La stagione gialloblu è fatta di alti e bassi e di un finale di stagione in continuo crescendo: il gioco espresso dal Verona è ottimo e gli avversari faticano a superare la squadra veneta che si impone il più delle volte. Grazie anche alle reti continue di Gomez gli scaligeri scalano posizioni in classifica fino ad arrivare in pianta stabile nei playoff. Bene molti singoli fra cui spicca Halfredsson, talento dimenticato che ha fatto il più delle volte la differenza. VOTO 8.

VARESE: Se Maran si fosse seduto sulla panchina lombarda sin dall’inizio della stagione molto probabilmente staremmo raccontando una storia diversa. Dopo un avvio da thriller (due gol fatti nelle prime sette giornate) Benny Carbone viene silurato e sulla panchina biancorossa si siede Rolando Maran. La squadra inverte la tendenza e si sblocca inanellando successi in serie fino ad arrivare in zona spareggi. Il Sassuolo e il Verona sono arrivati lontani, ma senza un esordio del genere il Varese avrebbe potuto ambire alla promozione diretta. In ogni caso i lombardi giungono nei playoff per il secondo anno consecutivo trascinati da uno straordinario De Luca, uno dei migliori giovani del campionato. VOTO 8.

SAMPDORIA: Nonostante una cavalcata finale degna di nota, il voto alla stagione resta basso. Con un attacco composto da Maccarone, Bertani, Piovaccari e Pozzi e una squadra composta da gente che potrebbe giocare tranquillamente in A la Samp avrebbe dovuto ammazzare il campionato. I troppi pareggi e la gestione Atzori penalizzano una squadra che grazie ad una grandissima forza d’animo riesce a rientrare in zona Cesarini fra i quattro posti utili per provare a tornare in Serie A. Verona, Sassuolo e Varese sono avvisati: i blucerchiati sono tosti e temibili, lo spettacolo sarà assicurato. VOTO 6,5.

PADOVA: I biancoscudati cercano la Serie A e trovano soltanto delusioni e amarezze. Dopo l’acquisto di Milanetto, Perin e Cacia la piazza sogna, ma il bel giocattolo costruito lo scorso anno da Dal Canto si inceppa uscendo di scena sul più bello. Nonostante alcuni bocconi duri da digerire (6-0 subito dal Pescara, sconfitta contro l’Albinoleffe e pareggio interno contro la Nocerina) la squadra galleggia nelle zone nobili della classifica fino al grande recupero della Sampdoria. Le contestazioni si fanno sempre più forti e dopo i tre punti raccolti nelle ultime sette partite il Padova esce matematicamente dalla griglia playoff e può dire addio ai suoi sogni di gloria. Male la convivenza Italiano-Milanetto, male la gestione della situazione da parte di mister Dal Canto. VOTO 5.

BRESCIA: La squadra lombarda una volta ridimensionato il proprio obbiettivo iniziale di risalita in Serie A a causa della gestione Scienza, ha risollevato la china dopo l’avvicendamento in panchina di Calori. L’ex allenatore del Portogruaro ha dimostrato di avere carattere da vendere, dote trasmessa alla perfezione ai propri giocatori. Le rondinelle hanno così scalato la classifica portandosi a ridosso della zona playoff e chiudendo il campionato in modo dignitoso, anche se si sarebbe potuto evitare il capitombolo di Crotone. Da sottolineare l’ottima stagione di Arcari, El Kaddouri e Jonathas. VOTO 6,5.  

JUVE STABIA: Le vespe campane hanno portato a termine un campionato al di sopra di tutte le aspettative risultando la vera e propria rivelazione di questa Serie B. Con una squadra di gregari e con un Sau esploso definitivamente la compagine di Braglia si è tolta moltissime soddisfazioni giocando un calcio spumeggiante e a tratti spettacolare. Al termine del campionato i gialloblu si classificano nella parte medio alta, fra la prime squadre meridionali. Molto bene Sau, altrettanto importanti sono stati Scognamiglio, Scozzarella e l’innesto invernale Fabio Caserta. VOTO 9. 

REGGINA: La squadra di Breda inizialmente fatica ad ingranare e si capisce subito che il suo campionato non sarà di vertice. Con l’arrivo di Gregucci la squadra non cambia tendenza e Foti decide di richiamare Breda. I granata trascinati dai gol di Alessio Viola e Antonino Ragusa restano comunque a galla fino ad Aprile, mese che segnerà la svolta negativa della stagione. A poche partite dal termine si capisce che la squadra calabrese non riuscirà a raggiungere i playoff, obbiettivo minimo prefissato ad inizio stagione. VOTO 6.

CROTONE: La compagine calabrese centra l’ennesima salvezza consecutiva tatuandosi sempre di più sulla pelle questa categoria. L’ottimo lavoro svolto da Drago si è visto fino all’ultima giornata, chiusa con il botto contro il Brescia. Tanti giovani si sono messi in luce e il calcio dei rossoblu è sempre stato piacevole e bello a vedersi. Nonostante qualche difficoltà iniziale il Crotone riesce a raddrizzare il tiro e a concludere l’annata con 52 punti all’attivo: complimenti ad una realtà sana e quadrata. VOTO 7. 

MODENA: La personalità dei giocatori nel far ritornare Bergodi sulla panchina è stata la carta vincente per la risalita da una difficile posizione di classifica. Fino a metà campionato i canarini non si sono comportati egregiamente evidenziando numerose lacune. Una volta tornato il tecnico iniziale la rimonta alla salvezza si completa con qualche sassolino dalla scarpa levato anche sino all’ultimo. VOTO 6,5.

BARI: Ventisei punti all’andata e ventiquattro al ritorno, sufficienza x aver raggiunto la salvezza, ha espresso meno del potenziale a disposizione: sicuramente ci si aspettava un campionato più brillante da parte di una squadra neoretrocessa dalla massima serie e che sino all’ultimo ha rischiato di giocarsi i playout. La battaglia da vincere ora sarà fra i tribunali della giustizia sportiva. VOTO 6.

GROSSETO: Un gran girone d’andata con 29 punti, meno il ritorno con 20 punti. Tutto sommato la squadra di Ugolotti riesce a centrare l’ennesima salvezza grazie a un gruppo molto collaudato e con il grande contributo dato dalle reti di Nando Sforzini e Luis Alfageme. Obbiettivo raggiunto con largo anticipo e altra stagione da incorniciare.  VOTO 6.

ASCOLI: Un altro miracolo. La squadra di Silva dopo la grande salvezza ottenuta lo scorso anno bissa il “successo” portando a termine un girone di ritorno da ritmo promozione. Considerata la forte penalizzazione di sette punti in classifica la società, i tifosi e tutta Ascoli non possono che ritenersi soddisfatti. VOTO 7,5. 

CITTADELLA: Ventiquattro punti all’andata e ventiquattro al ritorno, mezzo voto in piu’ per aver raggiunto una salvezza anticipata storica e per aver mantenuto con continuità un buon margine sulla salvezza senza rischiare mai. Bene i nuovi innesti, bene i vecchi. VOTO 6,5.

LIVORNO: Ventuno punti all’andata e ventisette al ritorno, un voto in piu per la forza di volontà dei giocatori che hanno raggiunto una salvezza parsa lontanissima dopo la tragedia di Morosini del 14 Aprile scorso. Dopo quella data, infatti, il Livorno le perde tutte fino a rialzare la china quel tanto che basta per poter mettere la parola fine a un campionato drammatico. VOTO 7,5.

EMPOLI: Ventidue punti all’andata e venticinque al ritorno, un campionato sempre in rincorsa con il brivido finale. Nonostante la coppia-gol arrivata a gennaio composta da Tavano e Maccarone (in riparazione alla cessione alla Cremonese di un Claudio Coralli in fase calante) i toscani devono cercare ora l’exploit finale per riparare al peggio. VOTO 5,5.

VICENZA: Un girona d’andata che faceva ben sperare, un ritorno disastroso. I biancorossi si perdono per strada e solo grazie ai gol di Paolucci la squadra resta a galla. I veneti si giocheranno ora il tutto per tutto nei playout. Con la vittoria contro la Reggina, il Vicenza ha infatti evitato la retrocessione diretta condannando la Nocerina di Gaetano Auteri. VOTO 5.

NOCERINA: La squadra non parte male, vengono conquistati 13 punti nelle prime undici partite, ma alla fine del girone di andata la squadra è relegata al penultimo posto con soli 16 punti. Anche l’attacco è tra i più prolifici del torneo con i suoi 30 gol fatti, ma la difesa è la più battuta con 40 gol subiti. Gli sforzi che la squadra ha fatto per salvare la permanenza in B sono stati vani, nonostante i numerosi rinforzi arrivati nel mese di gennaio. Sabato 26 maggio si conclude la stagione della squadra in terz’ultima posizione a 40 punti e viene retrocessa in Lega Pro. VOTO 5.

GUBBIO: Male nel girone d’andata, malissimo nel ritorno. La squadra che fu di Gigi Simoni prima e di Gigi Apolloni poi non ha avuto la forza di adeguarsi ad un campionato difficile e lungo come la serie B, probabilmente perchè sprovvista di giocatori in forza e con motivazione. E così il popolo eugubino ha assaporato la cadetteria per soli dodici mesi. VOTO 4,5.

ALBINOLEFFE: Ventidue punti all’andata e otto al ritorno, girone di ritorno drammatico, statisticamente uno dei peggiori della cadetteria. Retrocessi direttamente dopo 9 anni in serie cadetta senza alcuna attenuante. A gennaio la dirigenza non potenzia una squadra sull’orlo della crisi tecnico-tattica e il risultato è un mesto ritorno in Terza Serie. VOTO 4.

A cura di Nicolò Bonazzi e Gaia Gallenti

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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