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Pagelle Juventus-Genoa 2-0: Tevez-Llorente come Alex&David

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Carlitos Tevez, alla ricerca del primo goal in Champions con la Juventus
Arturo Vidal, centrocampista della Juventus

Arturo Vidal, centrocampista e trascinatore della Juventus

JUVENTUS 

BUFFON 6 – Come ai bei tempi del primo anno, quando stava a guardare la partita senza dover intervenire praticamente mai. Spettatore non pagante.

CHIELLINI 6,5 – Riscatta il disastro di Madrid con una prova fatta di temperamento, chiusure puntuali e sostegno al centrocampo.

BARZAGLI 6 – Tiene bene a bada chiunque gli capiti a tiro, ma a dire il vero il Genoa dalle sue parti si fa vedere poco.

BONUCCI 6 – Vale lo stesso discorso fatto per Barzagli.

ASAMOAH 6,5 – Tonico e vispo come sempre, si conquista il calcio di rigore che sblocca il match. In una Juve cosi’ povera di esterni, l’adattato Asa è praticamente irrinunciabile.

PIRLO 6,5 – Dà l’impressione di divertirsi. Cambi di gioco continui, rifornimenti agli attaccanti, pure qualche bel dribbling con tanto di accelerazione. Con Tevez poi si trova a meraviglia.

POGBA 5,5 – Continua a piacersi troppo e questo non va bene. Sembra si stia involvendo, non tanto sul piano tecnico quanto su quello mentale. Prima era bello e concreto allo stesso tempo, ultimamente si perde in ghirigori effimeri. Come quando a tu per tu con Perin cincischia e si fa parare un pallone che chiedeva soltanto di esser buttato dentro.

VIDAL 7 (IL MIGLIORE) – Leader assoluto. Sblocca il match con un rigore fatto di potenza e precisione, è sempre presente in tutte le fasi di gioco ed i compagni lo cercano con costanza. Continua a crescere, l’impressione è che non sia ancora arrivato al top delle sue potenzialità. Ma già così fa paura. La Juve che proverà l’impresa col Real fra una settimana non può prescindere dal miglior Vidal.

ISLA 5,5 – Ancora nessuna traccia del giocatore ammirato ad Udine. Bene il compitino, ma non salta mai l’uomo. Mai.Il vecchio Isla lo saltava che era un piacere.

LLORENTE 6,5 – Sponde, tiri, presenza fisica e presenza in area. L’intesa con Tevez cresce. Ed insieme i due ricordano vagamente Del Piero e Trezeguet.

TEVEZ 7 – Carlitos is just class. Purissima la classe dell’Apache, che in più è anche un gran lavoratore. E’ il prototipo di campione gregario, quello che tutti gli allenatori e tifosi vorrebbero avere in squadra. La Juve ha preso uno dei pochi campioni gregari in circolazione. Gente che si sacrifica per tutta la partita, altruista, generosa, ma anche dotata di immensa tecnica e propensione alla giocata vincente. Ce ne sono pochi al mondo: Tevez, Rooney e Cavani sono i più famosi esemplari di questo genere. Segna un gran gol, mandando a bere l’intera difesa del Genoa. Del Piero rimarrà sempre insostituibile, ma questo campione qua è comunque all’altezza della 10. Total player.

GIOVINCO, ISLA, DE CEGLIE sv 

All. CONTE 7 – La sua partita è tutta in un fotogramma. La Juve segna l’1-0 con Vidal, tutti si beano e – giustamente – festeggiano. Lui guarda in cagnesco i suoi ed urla “Non cambia niente!”. Non cambia niente. Tre parole che tradiscono la voglia di tornare a mangiare l’erba e l’avversario, come faceva la Vecchia Signora fino a qualche mese fa. E come Conte vorrebbe che tornasse a fare. A Madrid è suonata la sveglia e si è vista a tratti la vera Juve, quella che si era potuta ammirare soltanto nei due match con la Lazio. E la crescita è proseguita contro il Genoa. Un 2-0 che poteva essere anche molto più ampio, grande solidità, nessun gol preso e tante azioni costruite. Soprattutto, la voglia di lottare su ogni pallone e giocare nella metà campo avversaria indipendentemente dal risultato. Se la Juve torna ad impadronirsi di se’ stessa, nulla le è precluso. Tantomeno la vittoria con gli alieni del Madrid: il Bell’Antonio sta lavorando per questo.

GENOA

PERIN 7,5 (IL MIGLIORE) – Però, Perin. Para praticamente tutto, a parte il perfetto rigore di Vidal ed il perfetto diagonale di Tevez. Su Llorente in particolare si supera. Grande risposta a chi lo considera un sopravvalutato: se il Genoa non esce da Torino con l ossa rotte il merito è suo.

ANTONINI 5 – Soffre parecchio chiunque passi dalle sue parti.

MANFREDINI 5,5 – Se la cava con l’esperienza, ma Tevez, Vidal e Llorente sono bruttissimi clienti per chiunque.

PORTANOVA 5,5 – Tale e quale a Manfredini.

MARCHESE 5 – Poco propositivo, dalle sue parti la Juve affonda spesso e volentieri.

VRSALJIKO 5 – Il fenomenino davanti alla Juve si scioglie un po’, senza stupire. Ma al di la di questa prestazione in particolare, uno cosi alla Juve farebbe comodo. Eccome se farebbe comodo.

BIONDINI 5 – Soffre lo strapotere Juve in mezzo, ed è anche parecchio falloso.

BERTOLACCI 5 – Evanescente, stavolta nessuno scherzetto a Buffon.

KUCKA 5 – Nel primo tempo gioca benino, si perde nella ripresa.

ANTONELLI 5 – Prova a scarsa intensità, sostituito da Gasperini per dare maggiore verve nella sua zona. Dal 46′ FEFATZIDIS 7 – Lui di pericoli ne crea eccome: mobile, rapido, a tratti imprendibile. Dribbla molto bene ed è anche intelligente tatticamente. Brevilineo, fantasioso e concreto: le grandi farebbero bene a mettergli gli occhi addosso.

GILARDINO 5 – Nessuna palla giocabile, s’intristisce ed esce. Dal 46′ KONATE 4,5 – Anche lui non ha grandi rifornimenti, ma non fa nemmeno molto per procacciarseli.

All. GASPERINI 5,5 – Non che potesse fare molto di più contro una Juve cosi’ famelica e sul pezzo, ma forse Fefatzidis andava schierato dall’inizio. Per il resto, questa sconfitta non macchia il suo ottimo secondo inizio in quel di Genova.

Vincenzo Galdieri

 

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