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A breve sulle nostre console Batman: Arkham Origins

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Batman Arkham Origins logo
Batman, il cavaliere oscuro

Batman, il cavaliere oscuro

DAL CINEMA AI VIDEOGAMES – “Chiunque può essere un eroe, anche un uomo che ha fatto qualcosa di così semplice e rassicurante come mettere un cappotto sulle spalle di un ragazzo giovane, per fargli sapere che il mondo non era finito.”  Queste le parole di Bruce Wayne, alias Batman, pronunciate nell’ultimo film della saga diretta da Christopher Nolan. Negli ultimi anni la fama del pipistrello ha raggiunto forse il suo apice, grazie alla trilogia di film a lui dedicata che ha trasportato su schermo quella che è la psiche, il dramma e le preoccupazioni dell’eroe più tormentato di sempre; anche nei videogiochi il cavaliere oscuro ha saputo mostrare il suo valore, dopo anni di alti e tanti bassi, grazie a Rocksteady, che ha prodotto due dei migliori action di questa generazione: Arkham Asylum e Arkham City. Decisi a prendersi una pausa, i Rocksteady hanno affidato lo sviluppo del terzo capitolo ai Warner Bros Games Montreal: non certo i primi arrivati, visto che hanno già avuto l’occasione di sviluppare la Armored Edition del secondo capitolo della saga; ma saranno riusciti a mantenere le atmosfere e la qualità dei precedenti due capitoli della saga? Scopriamolo insieme!

NATALE A GOTHAM CITY – In questo terzo capirlo si torna indietro nel tempo, e ci troveremo ad impersonare un Batman più giovane rispetto a quello visto in Arkham Asylum e Arkham City: il che può essere solo un bene, perché è veramente interessante vedere come Bruce Wayne cresca, impari ad affrontare situazioni sempre più ardue e diventi quello che tutti abbiamo ammirato nei due capitoli precedenti. Il pretesto di voler produrre un sequel, inoltre, permette ai Warner di dare una rinfrescata anche al roster dei personaggi, che vede alternarsi cattivi più o meno noti del mondo del pipistrello:  il buon Maschera Nera ha posto una taglia sulla testa del nostro eroe, che si troverà alle calcagna tutta la criminalità di Gotham, guidata da 8 criminali “di spicco”, tra cui troviamo Joker, Bane, Killer Croc, Scarecrow e Deadshot; indubbiamente Bruce Wayne avrà parecchio lavoro da fare.
Nonostante la pressione dovuta al successo dei due precedenti capitoli, i Warner sono riusciti ha creare una storia veramente avvincente e ricca di colpi di scena: sia che abbiate appena iniziato a seguire le avventure di Batman, sia che siate dei veterani della serie, vi troverete subito immersi nelle peripezie del protagonista e vi troverete irrimediabilmente ad apprezzare il lavoro svolto.

Deathstroke

Deathstroke

BOTTE DA ORBI – Un altro elemento che aveva fatto la fortuna dei due precedenti capitoli, oltre alla narrativa, era sicuramente il gameplay, che non risultava mai banale e sapeva alternare in maniera saggia fasi stealth e scazzottate vecchio stile. Arkham Origins segue il solco tracciato e arricchisce la formula di gioco: durante le fasi stealth Batman dovrà stare attento a non farsi individuare da nemici armati fino ai denti, e potrà fare affidamento su un numero veramente notevole di gadget, che riprende quanto visto in Arkham City, con l’aggiunta di un nuovo rampino, diversi tipi di granate e altre abilità che ci aiuteranno a muoverci nell’ombra. Passando invece ai combattimenti corpo a corpo, ritorna ancora una volta il Free Flow System, che, grazie all’aggiunta dei suddetti gadget e mosse, risulterà ancora più apprezzabile: pad alla mano, i combattimenti non saranno mai noiosi, e una volta padroneggiato gran parte dell’armamentario e delle mosse del pipistrello, potrete diventare dei veri e propri killer, in grado di schivare e parare qualsiasi mossa nemica; i nemici non rimarranno certo a guardare, e l’aggiunta di nuove tipologie di criminali rende il gioco più impegnativo rispetto ai predecessori.
Purtroppo , nonostante l’ottima realizzazione delle fasi stealth e dei combattimenti contro i boss, il tutto sa di già visto: non che sia un male, visto che il Free Flow System rimane una ottima meccanica di gioco e il titolo continua ad avere uno dei migliori sistemi di combattimento, ma avremmo potuto avere più varietà se i Warner avessero osato maggiormente.
Tale mancanza di coraggio è riscontrabile anche dal punto di vista contenutistico: sebbene il gioco sia colmo di sfide, missioni secondarie e boss fights opzionali, il tutto da un profondo senso di deja vù, dal momento che alcune situazioni sembrano prese di peso dai giochi precedenti e migliorate solo in parte. L’unica eccezione rimane la modalità Detective, che, sebbene presente negli altri capitoli, è stata rivista, e ora è possibile esaminare ancora più nel dettaglio le scene del crimine e cercare indizi risulterà ancora più appagante che in passato, facendoci immergere maggiormente nel personaggio e strizzando l’occhio ai fan del fumetto, che negli anni hanno imparato ad amare le capacità investigative e l’incredibile intelligenza di Bruce Wayne.

Batman faccia a faccia con Deathstroke

Batman faccia a faccia con Deathstroke

PREDATORI INVISIBILI – Negli ultimi anni il comparto multiplayer ha assunto una importanza gigantesca, tanto da spingere sviluppatori di ogni sorta ad aggiungere modalità online anche in titoli che vedono nella campagna per giocatore singolo il proprio punto di forza: quest’ultimo Batman non si risparmia, e i Warner Bros Games Montreal hanno deciso di affidare lo sviluppo di una modalità multiplayer a un altro team, in modo da poter concentrare le proprie forze esclusivamente sul single player. I ragazzi di Splash Damage si sono messi al lavoro e hanno creato la modalità Predatore Invisibile: 2 fazioni si scontrano per la conquista di varie zone sulla mappa, con la variante offerta da una terza fazione formata da Batman e Robin o la possibilità di controllare Joker o Bane, cattivi iconici della serie. Sebbene la modalità sia divertente da giocare, il comparto multigiocatore di Batman: Arkham Origins ha un grosso problema di sbilanciamento, con i personaggi immagine della serie che risultano per forza di cose troppo più forti rispetto ai membri base delle fazioni. Inoltre, con l’arrivo di titoli dedicati quasi esclusivamente al multiplayer e una offerta più varia e curata,  risulta difficile immaginare il formarsi di una folta community del titolo. Peccato, perché l’idea di fondo non è per niente male e risulta apprezzabilissima.

QUALCHE RUGA IN PIU’ – Dal punto di vista tecnico, il titolo inizia a mostrare i segni del tempo: il motore usato è sempre il rodatissimo Unreal Engine, che restituisce su schermo modelli dettagliati, animazioni ben realizzate ed effetti particellari realizzati con cura. Nonostante tutto, però, il gioco presenta alcuni difetti, come vistosi cali di frame rate durante i salvataggi (per di più già riscontrati nella non perfetta ottimizzazione di Arkham City per PC) e qualche compenetrazione poligonale di troppo, e bug, come missioni che non vengono segnate come concluse, che danno più di una volta qualche problema.
La colonna sonora è su livelli alti come sempre, con tracce che restituiscono tutto il feeling e l’atmosfera del mondo del cavaliere oscuro, e anche il doppiaggio in italiano è ottimo, con doppiatori del calibro di Marco Balzarotti (nei panni di Batman) e Riccardo Peroni (nei panni di Maschera Nera).
Ottima anche la longevità del titolo: il New Game Plus, le numerosissime sfide secondarie e tutti i segreti vi terranno attaccati allo schermo per parecchio tempo, e vi troverete ad affrontare la campagna principale più di una volta.

PRO
– Narrativamente ottimo e campagna ben strutturata
– Sistema di combattimento ulteriormente affinato
– Tanti contenuti e missioni secondarie, che allungano la longevità del titolo
– Sonoro eccellente, con tracce ispirate e un ottimo doppiaggio
– Graficamente rimane su standard qualitativi alti…

CONTRO
– .. nonostante qualche singhiozzo, dovuto a bug e imperfezioni tecniche
– Il gioco è permeato da un senso di già visto
– Multiplayer accessorio

COMMENTO FINALE
Batman Arkham Origins è un ottimo titolo, che sarà apprezzato sia dai fan di vecchia data sia da chi il Cavaliere Oscuro l’ha conosciuto da poco. Ritorna tutto quello che già si è visto nei precedenti capitoli, il che può rendere il titolo troppo simile ad Arkham City: nonostante questo, grazie ad una narrativa forte, un gameplay rodatissimo e mai monotono, un multiplayer tutto sommato originale ed una marea di contenuti accompagnati da un comparto audio-visivo veramente ben fatto, i Warner sono riusciti a soddisfare le aspettative dei fan, regalandoci un altro ottimo titolo. Rimane l’amaro in bocca nel vedere poco coraggio da parte degli sviluppatori, che deludono chi magari si aspettava un grande passo in avanti rispetto al passato. Questo non è avvenuto, ma ciò non toglie che Arkham Origins rimane un titolo fortemente consigliato agli amanti del Pipistrello e degli action in generale.

VOTO FINALE: 8.5

Francesco Lorusso

Ragazzo semplice, a cui piace parlare di tutto, grandissimo appassionato di tecnologia. Difendo sempre le mie idee e i miei ideali, ma non per questo disprezzo quegli degli altri. Dite no alla Console War!

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