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Tutto il mondo vuole Marco Verratti

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Nel 2009 un tremendo sisma colpisce e distrugge L’Aquila, portando gravissimi ripercussioni in tutto l’Abruzzo, messo in ginocchio da un destino crudele. Un ragazzino sconosciuto con la passione per il calcio decide di mollare le sue ambizioni e di chinarsi ai dogmi non scritti di chissà quale profezia oscura. Ma il talento è duro da sopperire e insieme ai sogni costituisce una coppia disarmante, invincibile per qualsiasi persona dotata di emozioni.

«Pensavo non avrei più continuato» aveva dichiarato qualche mese fa ad un settimanale francese il ragazzino, che nel frattempo è diventato uno dei giovani talenti più ambiti nel panorama calcistico mondiale. Il protagonista di questo film – pardon – storia è Marco Verratti, il centrocampista ventenne attualmente in forza al PSG.

Insigne Immobile Verratti

Nel 2011 Marco è tra i protagonisti della cavalcata trionfale del Pescara in Serie B. Insieme a lui brillano altri talentini come Insigne e Immobile, ma è Verratti il giovane che trae più vantaggio dalla promozione nella massima serie. L’italiano viene paragonato per movenze al primo Andrea Pirlo, che aveva cominciato la sua scalata trionfale nel calcio mondiale proprio in provincia, in quel di Brescia, passando poi per Inter, Milan e infine Juventus. L’asta per il suo cartellino, comunque, è tremenda e alla fine il Pescara lo cede al PSG degli sceicchi. Sembra iniziata un’avventura meravigliosa per il ragazzo, che disputa una stagione tutto sommato buona e che si ambienta con naturalezza agli ampi spazi – che permettono ai suoi lanci la massima efficacia possibile – lasciati dai difensori della Ligue 1.

Ma qualcosa va storto. La Tour non è poi così bella e Parigi non è più la città incantata ritratta da Monèt. Marco comunica al suo agente i motivi del suo disagio e proprio quest’ultimo, nei giorni successivi alla chiacchierata, bisbiglia piano: «La situazione per Marco a Parigi è molto dolorosa».
Inutile dire che la situazione diventa ridondante e alla porta dei francesi bussano le quattro squadre che più si sono interessate al giovane regista, ovvero Juventus, Fiorentina, Napoli e Real Madrid.
Paris Saint Germain vs Nancy - Ligue 1Con una mossa degna di un gancio mancino di Balboa, però, il PSG sbarra la strada alle concorrenti e dichiara che il rinnovo del ragazzo abruzzese ci sarà in tempi brevi. I mal di pancia tuttavia continuano, senza un apparente antidoto che non sia il trasferimento immediato. Costo del cartellino: 25 milioni di euro, non proprio spiccioli per un ragazzo di vent’anni che può accrescere il suo talento, ma che al contempo può involversi in una promessa incompiuta. Le situazioni nelle varie piazze è tutto sommato la seguente:

REAL – Partiamo dal Real Madrid di Carlo Ancelotti. L’allenatore italiano ha avuto sempre un regista con propensione offensiva nelle sue grandi squadre. Accadde alla Juventus con Zidane, al Milan con Pirlo e infine anche al Chelsea con Frankie Lampard. Stavolta potrebbe essere il turno di Verratti, che però troverebbe non pochi concorrenti sulla mediana, a partire da Sami Khedira e Xabi Alonso, coppia tutto sommato titolare dei blancos della scorsa stagione. Anche sulla trequarti la situazione non è delle migliori. I concorrenti si chiamano Ronaldo e Ozil e se il primo è stato praticamente blindato da Pérez(nonostante si vociferi di un’offerta monstre da parte dello United di Moyes), il secondo è una pedina inamovibile con cui Ancelotti ha già socializzato. I Galacticos i soldi per il colpo ce li avrebbero pure, in quanto hanno appena incassato 40 milioni di euro dal Napoli per la cessione di Higuain, ma fino a quando Marco accetterà di far panchina in uno stadio come il Bernabeu?

Mario Gomez con la maglia della Fiorentina

FIORENTINA – Discorso completamente opposto per la Fiorentina, letteralmente scatenata sul mercato e candidata, insieme a Roma e Napoli, a number one contender per il campionato italiano detenuto dalla macchina perfetta chiamata Juventus. I viola hanno incontrato molte volte l’agente del regista italiano, ma tutti gli incontri hanno avuto prevalentemente una funzione consultiva, senza alcun’offerta ufficiale. Quel che è certo è che se dopo Mario Gomez i tifosi viola dovessero accogliere anche Verratti, la piazza ne sarebbe entusiasta. Anche in questo caso i soldi ci sono e ammontano a 35 milioni di euro, cifra per la quale il City ha prelevato il fantasioso Stevan Jovetic vestendolo di Eithad. I compagni di reparto hanno sicuramente minor rilevanza rispetto a quelli del Real e della Juve, e Verratti potrebbe giocare di sicuro da titolare, con continuità e perseguendo in maniera progressiva la sua maturazione nel mondo del calcio. Interessante il confronto con Aquilani e Borja Valero, gli unici giocatori della rosa dei Della Valle veramente somiglianti al calciatore attualmente in forza al PSG. L’idea è quella di rilegare l’ex Milan in panchina e di formare una mediana tutti piedi e fantasia formata da Valero e Verratti, con un supporto fisico da parte di Ambrosini. Usato sicuro e fantasia.

NAPOLI – La Fiorentina sarà anche scatenata sul mercato, ma mai quanto il Napoli. 70 i milioni ricavati dalla cessione di Cavani, ben 125 quelli in totale a disposizione per il mercato estivo, molti dei quali già spesi. L’affare Higuain costa infatti tanto quanto la cessione dell’attaccante uruguayano, che ha fatto sognare il San Paolo nelle ultime stagioni. 40 milioni per il cartellino più sei milioni netti all’anno per cinque stagioni, per una cifra mostruosa. Proprio come, stando a quanto dicono i rappresentanti dello studio legale Paone, titolari del cartellino del giovane centrocampista, si classificherebbe l’offerta dei partenopei per strappare Marco agli sceicchi. Il modulo azzurrino è il 4-2-3-1, in cui il nativo di Pescara si troverebbe a meraviglia e nel quale giocherebbe di sicuro titolare fisso, con accanto probabilmente un interditore di sostanza come Valon Behrami. È comunque notizia di oggi che il calciatore abbia rifiutato il trasferimento ai partenopei, almeno momentaneamente.

conte e pogbaJUVENTUSLa Juve ha pensato a Verratti fin da quando quest’ultimo era in forza al Pescara, ma i tentennamenti di Marotta e le richieste eccessive del presidente Sebastiani hanno ancorato l’affare ad un punto morto. Oggi il ragazzo ha fatto sapere di gradire la papabile destinazione bianconera, ma il nodo da risolvere riguarda la sua collocazione tattica da titolare. In uno dei centrocampi più forti del mondo non è facile trovare spazio, specie se le persone con cui duellare rispondo al nome di Pirlo, Marchisio e Vidal, e il neo campione mondiale U20 Paul Pogba. Proprio il primo della lista, però, non durerà in eterno e l’anagrafe segnala già ben 34 primavere. La classe è eterna – chiariamo subito – ma premunirsi in caso di emergenza non ha mai fatto male a nessuno. Fatto sta che il giovane calciatore gradirebbe molto accasarsi nella squadra 31 volte campione d’Italia, ma di sicuro non ha la certezza matematica di poter giocare con continuità da titolare, ragion per la quale potrebbero spingerlo a cercare una piazza meno impegnativa e con meno concorrenza. Un’altra cosa da considerare è che il club bianconero è l’unico,tra gli interessati, a non aver ultimato alcuna cessione. Per far spazio a Verratti ed ottenere liquidità potrebbero partire De Ceglie per 4 milioni di euro(probabile destinazione Napoli o Sampdoria), Quagliarella(per 8,5 milioni al Norwich o al Valencia) e infine Ziegler per 2 mln al Besiktas, in Turchia.

Marco Verratti è dunque ad un bivio della sua carriera ed è comprensibilmente allettato dalle offerte che ha ricevuto, con uno speciale riferimento a quelle recapitatagli da Madrid e Torino, ma problemi dovuti alla continuità nel giocare titolare potrebbero obbligarlo a compiere una scelta di minor blasone, come Napoli o Firenze. Quel che è limpido è che a Parigi giocherebbe titolare, ma al contempo appare chiara anche un’altra cosa: Marco non è più contento della sua posizione e forse vive una sorta di smarrimento dovuto alla lontananza da casa. Il ragazzo, ricordiamolo, ha pur sempre vent’anni e ci sarà anche fare con i piedi, ma giocare in Italia, a casa tua, è una cosa. Giocare in Francia, a chilometri di distanza dalla tua terra e dalle tue radici è un’altra. La defaillance per una nazione affascinante come quella transalpina è comprensibile e stesso dicasi per uno stipendio forse esagerato, ma la situazione deve essere risolta se non si vuole che la condizione infelice del ragazzo condizioni anche le sue prestazioni sul rettangolo di gioco. Si dice però che il giovane regista italiano abbia rinnovato il suo contratto con la società bluette fino al 2018, ma la vita è piena di storie d’amore interrotte sul più bello. Monsieur Verrattì o signor Verratti? Intanto il dubbio rimane: chi glielo spiega agli sceicchi?

Matteo Iacobucci

Direttore Editoriale Sportcafe24.com. Da oltre 10 anni mi occupo della gestione editoriale del nostro magazine, formando giornalisti sportivi e copywriter.

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