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Fabrizio Toffolo, gambizzato capo storico degli Irriducibili della Lazio. La ricostruzione
Due caschi integrali, una pistola dal calibro ancora da decifrare e uno scooter di grossa cilindrata.
Fabrizio Toffolo, 48 anni, capo storico degli Irriducibili della Lazio è rimasto gravemente ferito insieme a un’altra persona, Danilo Casadei, 33 anni, a culmine di un agguato consumato questa mattina tra via della Cafferelletta e via Villani, una zona generalmente tranquilla di Roma sull’Appia, poco distante dalla basilica di San Giovanni.
La dinamica dell’agguato è stata agghiacciante. Toffolo e Casadei stavano passeggiando in strada diretti a un vicino centro benessere, quando sono stati bloccati da un misterioso scooter bianco. I due killer hanno prima gambizzato Casadei, che avrebbe cercato di ripararsi in un garage, poi hanno raggiunto Toffolo in un vivaio dove l’uomo simbolo della curva biancoceleste aveva cercato riparo: altri due colpi sparati con precisione chirurgica alla gamba sinistra e ai testicoli della vittima, un chiaro segnale di odio nei suoi confronti. Compiuto il loro piano criminale i killer si sono dileguati nelle vie della zona Appio.
Pochi minuti dopo è scattata la macchina dei soccorsi. A lanciare l’allarme al 113 una persona, di cui non sono state rese note le generalità, che ha riferito ai carabinieri di aver sentito tre o quattro colpi di pistola.
Toffolo è attualmente ricoverato in codice rosso al San Giovanni e le sue condizioni sono state giudicate gravi dal primo screening compiuto dall’equipe medica del nosocomio romano. Ora è in prognosi riservata. Casadei, anche lui ferito alla gamba destra e ricoverato nel medesimo ospedale ma le sue condizioni non destano preoccupazione.
Toffolo – al centro di alcune indagini delle forze dell’ordine e in passato raggiunto da provvedimenti come il Daspo – era già stato gambizzato nell’agosto del 2007 sul pianerottolo della sua abitazione. In quell’occasione a sparare erano stati due falsi poliziotti.