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Ciclismo

Di potenza Mark Cavendish. La seconda tappa del Giro d’Italia è sua

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Cavendish vince la seconda tappa del Giro d'Italia

Herning, 6 maggioDi potenza Cavendish ha tagliato il traguardo della seconda tappa del Giro d’Italia. L’inglese del team Sky, Mark Cavendish ha confermato di essere l’uomo più veloce del mondo. Secondo l’australiano Matthew Goss distaccato di una bicicletta e protagonista di una spettacolare sbandata all’uscita dell’ultima curva. Il vincitore della crono di ieri Taylor Phinney nonostante una caduta negli ultimi 8 chilometri riesce a mantenere la maglia rosa. Nessun problema per Basso e gli altri che vogliono indossare la maglia rosa a Milano.

Gli ultimi 500 metri – Parte lungo il norvegese Ushovd nel tentativo di sorprendere tutti dalla sinistra. Se ne accorge Matthew Goss che si mette subito a ruota affiancato a destra da Cavendish. Da dietro risale il francese Soupe che a sinistra raggiunge e supera il norvegese. Dall’altro lato Goss fa la stessa cosa ma è Cavendish ad avere già mezza ruota davanti a tutti. Hushovd rassegnato si risiede e abbandona l’azione. Il vantaggio di Cavendish aumenta, Goss non può nulla, la progressione dell’inglese è roba da extraterrestri. Al traguardo Cavendish ha il tempo anche di togliere le mani dal manubrio e alzarle in cielo. Bravo Goss a mantenere senza troppe difficoltà la seconda posizione davanti a Soupe. Dietro è bagarre ma per il quarto posto. L’italiano Ferrari chiude quinto precedendo l’australiano Renshaw della Rabobank.

La partenza e la fugaPronti, via. Da Herning a Herning, costeggiando il freddo mare del Nord per 60 km per poi rientrare e tornare indietro. Dopo pochi chilometri una fuga rende meno noiosa una tappa fatta apposta per l’arrivo in volata. Al terzo chilometro l’italiano Balloni della Farnese, il colombiano Chavez della Androni giocattoli e il belga Kaisen della Lotto hanno un minuto di vantaggio sul gruppo. Dopo 16 km una caduta coinvolge alcuni ciclisti tra cui gli italiani Colbelli e Nizzolo. Intanto i battistrada proseguono l’azione raggiungendo un vantaggio massimo sugli inseguitori di 13 minuti al km 60. Dietro il gruppo è tranquillo. I team dei velocisti si limitano a controllare i battistrada. Dopo due ore la media di corsa è di 40 km/h. Nel gruppo le squadre dei velocisti che mirano alla vittoria di tappa iniziano a tirare. Il vantaggio dei battistrada inizia a diminuire.

Un italiano primo sulla montagnaAl 117° km i tre affrontano il primo Gran Premio della Montagna del Giro. E’ l’italiano Balloni a passare per primo sotto il traguardo del GPM sulla vetta del monte Østerbjerg di quarta categoria, guadagnando i tre punti validi per la classifica del GPM. Dietro, nel gruppo degli inseguitori, Cavendish ordina i suoi di andare più veloce. Col team Sky davanti a 40 chilometri all’arrivo i tre vengono raggiunti. Il gruppo compatto si prepara alla fase finale con le squadre dell’Astana e Sky a fare l’andatura. In città i ciclisti affrontano un circuito cittadino di 12 km. La maglia rosa cade Taylor Phinney cade e da solo riesce a rientrare nel gruppo e a conservare la maglia rosa. All’ultima curva un’altra caduta, coinvolti KRISTOFF, e gli italiani GUARDINI e COLBRELLI. Gli ultimi 500 metri sono tutti di Cavendish che domina la volata alzando le mani in cielo sotto il traguardo.

a cura Francesco Di Santi

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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