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Speciale calciomercato Inter: tutto dipende da Handanovic e i 30 denari
L’inaspettato, pronto a stravolgere tutti i piani futuri. Un calciomercato quasi definito con gli arrivi di Campagnaro, Andreolli, Botta ed Icardi praticamente certi. Gli addii di Chivu, Samuel(?), Stankovic e Cassano. Ma l’offerta di 30 milioni del Barcellona per Handanovic rischia di mischiare le carte in tavola lasciando spazio a nuovi ed imprevedibili scenari. A partire dal nuovo n.1, fino al colpo “alla Moratti“, atteso da circa 3 anni in quel di C.so Vittorio Emanuele.
HANDANOVIC ED I SUOI EREDI – Sono 3 i principali candidati a prendere il pesante testimone dello sloveno, in caso di trasferimento ai blaugrana: Federico Marchetti, Michael Agazzi e Francesco Bardi. Nelle ultime ore si è parlato anche di Sirigu, ma è una pista molto meno calda. La posizione dell’Inter ad oggi è quella di rimandare al mittente l’offerta, ma l’inserimento di Montoya o Sanchez nella trattativa smuoverebbe Moratti dal no iniziale. Handanovic, dal canto suo, non può che essere lusingato e voglioso di andare nel club più importante degli ultimi anni nonostante la sua disponibilità nel rimanere in neroazzurro. La soluzione più economica, ed anche quella più coraggiosa, sarebbe quella di promuovere Bardi di proprietà neroazzurra oggi in prestito al Novara e titolare dell’Under 21. Classe 92′, grande promessa dei pali ma ancora piuttosto acerbo. Agazzi avrebbe un costo del cartellino non superiore ai 3-5 milioni di euro, portiere affidabile e di rendimento costante, ma senza alcuna esperienza internazionale. Marchetti è il candidato n.1: trattare con Lotito non è facile, è un caposaldo della Lazio e potrebbero essere richiesti fino agli 8-10 milioni per muoverlo da Formello. Ad oggi, le maggiori probabilità sono quelle di vedere ancora Handanovic all’Inter nella prossima stagione.
DIFESA, NIENTE BIG, SOLO OPERAI – Le partenze quasi certe di Chivu e Samuel, quest’ultima ancora non accertata, verranno rimpiazzate da due colpi già in canna ed entrambi a parametro zero. Trattasi del ritorno di Andreolli, scuola Inter, ed Hugo Armando Campagnaro. 32 anni quest’ultimo, ma dal rendimento sicuro e capace di integrarsi alla perfezione nella difesa a 3 dopo svariati anni con Mazzarri. In caso di ritorno alla difesa a 4 capace anche di giocare come terzino destro. Andreolli sarebbe niente di più che una valida alternativa a Ranocchia e Juan Jesus sui quali l’Inter punta ancora molto, nonostante più di qualche difficoltà in stagione, attribuita però più alle difficoltà di squadra che a limiti personali. Entrambi molto giovani, avranno ancora fiducia anche in vista di motivazioni importanti derivanti dalla probabile convocazione ai prossimi Mondiali 2014 in Brasile. Qualcosa potrebbe cambiare sulle fascie: Alvaro Pereira ha deluso ma ha richieste in Premier, mentre sta sorprendendo Jonathan. L’infortunio di Zanetti e il flop totale di Schelotto rendono necessari rinforzi sulle fascie: Jung e Montoya i nomi, Kolarov e Maicon i sogni.
CENTROCAMPO, REBUS TOTALE – E ‘il reparto più enigmatico, in quanto è da capire anche con quale modulo Stramaccioni vorrà schierare la squadra l’anno prossimo. La sua idea di un 4-3-3 porterebbe la necessità di un centrocampista da affiancare a Guarin e Kovacic, ad oggi i soli inamovibili della mediana. Gargano sarà confermato, positiva la sua stagione, mentre Mudingayi verrà rispedito a Bologna. Cambiasso potrebbe anche rimanere, ma già da quest’anno il suo utilizzo è stato piuttosto sporadico. Deludente Kuzmanovic, poca fiducia su Benassi: infine Obi, in scadenza quest’anno e sfortunatissimo da un paio di stagioni, gode però di grande fiducia in società e dall’allenatore. Trovato nel talento di Kovacic il regista necessario a questa Inter, urge quindi la ricerca di una mezzala pura: Kucka, Song (nell’affare Handanovic) e Sahin i nomi principali. Infine il jolly Alvarez, che qualche posizione sta scalando nell’ultimo scorcio di stagione, ma che potrebbe essere utilizzato principalmente nel tridente offensivo.
ATTACCO QUASI FATTO, MANCA UNA PEDINA – 3 punte, 6 nomi e 5 certezze: Palacio, Icardi, Botta, Longo, Milito. Un attacco niente male, ma che manca di un ultimo tassello. Cassano (Monaco?) sarebbe fuori dal progetto tattico che prevede due esterni offensivi ed una punta centrale, con Milito alla Altafini (di ritorno non prima di ottobre) ed Icardi punta centrale. Gli altri godono di un’ottima versatilità, eccetto Botta possono ricoprire sia Longo che Palacio il ruolo di punta o esterno. Ecco dunque che proprio lì davanti potrebbe arrivare la sorpresa principale, molto potrebbe dipendere dalla cessione di Handanovic. Dai soldi derivanti da questo trasferimento infatti, cambierano nomi e caratura degli obiettivi interisti. Se lo sloveno dovesse rimanere, allora si potrebbe chiudere per Gomez del Catania, il quale chiede non meno di 11 milioni di euro. Stessa valutazione, fra i 10 ed i 13 milioni, necessari per Markovic del Partizan, classe 94′ e talento serbo seguito dal Chelsea e che ha impressionato nei gironi di Europa League proprio contro l’Inter. Ma, dovesse partire Handanovic, sono altri 3 i nomi sul taccuino: Giovinco, Sanchez e Robben. Il primo è un pallino di Stramaccioni, chiuso dall’arrivo di Llorente e quello presumibile di un altra punta, ha deluso quest’anno e troverebbe riscatto in neroazzurro in un modulo a 3 punte a lui congeniale, e che li garantirebbe spazio per trovare la convocazione con l’Italia ai prosssimi Mondiali. Sanchez è un obiettivo ormai da 3 anni, la trattativa diverrebbe meno complicata con l’inserimento di Handanovic nell’affare, ma con conguaglio tutto da stabilire (e a favore di chi). E poi c’è il sogno finale, quel Robben discusso quest’anno e messo in panchina fino all’infortunio di Kroos, ed ulteriormente accantonato in seguito all’arrivo di Gotze la prossima stagione. 28 anni, valutazione che non supererebbe i 20 milioni di euro ed un ingaggio vicino ai 5 annui. Inutile sottolinearne l’adattamento ideale nel tridente offensivo ed il salto di qualità che l’Inter farebbe con l’olandese. Un sogno oggi, una speranza domani.
Orazio Rotunno
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