Champions League
Juventus-Celtic 2-0: Matri rinato, Quagliarella potenziale top player. Le pagelle dei bianconeri
BUFFON 7 – Trasmette sicurezza a tutti, e se la difesa gioca cosi bene parte del merito è anche suo. Para quando chiamato in causa, soprattutto d’istinto su Hooper sfodera una risposta da campione vero quale è da 15 anni a questa parte. Non c’è vecchiaia che tenga, assieme a Casillas è sempre lui il Numero Uno dei numeri uno. Ed i minuti d’imbattibilità europea salgono a 500.
BONUCCI 6,5 – Non sbaglia nulla a livello difensivo ed imposta il gioco ormai da veterano. Ha carisma da vendere in quantità industriali: altrochè centrocampisti, il vero vice Pirlo è lui.
BARZAGLI 6,5 – Serata relativamente tranquilla davanti ad un Celtic incapace di produrre gioco. Ma lui è sempre attento, ed indubbiamente uno dei migliori interpreti del ruolo a livello mondiale.
MARRONE 6,5 – Sugli standard dei compagni di linea, gestisce con personalità tutte le situazioni. Si sta calando sempre più nella nuova mansione affidatagli da Conte.
PADOIN 6,5 – Molto dinamico ed anche propositivo, si destreggia bene nella zona di solito presidiata da Lichsteiner. Si sta togliendo parecchie soddisfazioni ed in questa Juventus figura benissimo, alla faccia di chi pensa che un nome altisonante ed esotico sia meglio del semplice ed affidabile made in Italy.
VIDAL 7 – Conte risparmia quasi tutti, ma non lui. Nonostante la diffida Vidal viene schierato, e da parte dell’allenatore è un attestato di stima importantissimo. In primis perchè vuol dire che se possibile non intende rinunciare mai al cileno, in secundis perch è è di fatto un atto di responsabilizzazione: Conte ha rischiato sapendo che Arturo era in grado di evitare ammonizioni futili senza dover per forza far calare il proprio rendimento. Aspettative rispettate alla grandissima: verve, grinta e presenza a tuttocampo, al solito. E sul secondo gol dimostra una reattività pazzesca: s’inserisce coi tempi giusti sul lancio di Pirlo ed in una frazione di secondo orchestra stop ed assist perfetto per il gol a porta vuota di Quagliarella. Chapeau.
PIRLO 7 – Altro giocatore al quale Conte non intende proprio rinunciare mai. Forse quella di oggi poteva essere la partita giusta per attivare il caricabatterie e fare accomodare in panchina il maestro, ma il manager bianconero non gli ha risparmiato nemmeno questa. Troppo importante l’ex rossonero per le dinamiche del centrocampo campione d’Italia, comandato ancora una volta alla perfezione. Splendido il lancio per Vidal che dà il via all’azione del gol di Quagliarella. E splendido anche tutto il resto. Ma è Pirlo, c’è poco da sorprendersi.
POGBA 6,5 – Elegante e sinuoso, non si esime dal dispensare classe e qualità, i marchi di fabbrica. Fin troppo lezioso in alcune situazioni, ed anche troppo altruista in altre quando potrebbe benissimo tirare ed invece cerca il passaggio per il compagno. Ma è un tentativo vano di trovare il pelo nell’uovo: la realtà è che sfodera l’ennesima prestazione di livello. Fra poco compirà 20 anni, ha già la testa di uno di 32.
GIACCHERINI 6,5 – Spiccioli di gara per lui, ma ben sfruttati: al 93esimo piazza un bellissimo assist di prima per Quagliarella, che per poco non trova il gol da cineteca (in fuorigioco).
ISLA 6,5 – Cresciuto, dopo qualche mese di esitazione sta finalmente completando il suo inserimento. Quando avrà concluso questa fase di transizione la Juventus si troverà in casa un altro grande giocatore. Work in progress.
PELUSO 7 – Spettacolare come si sia ambientato in men che non si dica. Le incerte prestazioni di inizio febbraio sono già un lontano ricordo: personalità, sicurezza ed alcune discese in slalom da grande esterno. La Champions League sembrerebbe addirittura esaltarlo, altrochè timidezza del debuttante.
ASAMOAH 6,5 – Una manciata di minuti per migliorare il rodaggio post coppa d’Africa. E’ quasi pronto per riprendersi il suo posto da titolare.
MATRI 7,5 – Merita un voto davvero importante, perchè gioca una partita magistrale. Apre spazi e partecipa sempre all’azione, fa avanti ed indietro mantenendo la lucidità, si toglie lo sfizio di fare pure degli assist da trequartista e segna il gol che apre la partita. Serve altro? Rinato, adesso è ufficiale.
QUAGLIARELLA 7,5 (IL MIGLIORE) – Riappare dopo un periodo dove se n’erano perse le tracce, e non per colpa di infortuni o squalifiche. Scelte tecniche, o magari legate ad aspetti comportamentali, non si è ancora capito. Fatto sta che è l’unico potenziale top player a livello finalizzativo nella Juventus e lo dimostra ancora una volta. Dal suo tiro nasce il gol di Matri, altre volte impegna il portiere avversario, poi segna il 2-0. 11 reti in 22 partite e media di un gol ogni 94 minuti. I tifosi reclamano a gran voce la sua presenza fissa tra i titolari, Conte adesso deve pensarci bene: uno con quella fame non può essere tenuto in salamoia.
All. CONTE 7,5 – Tra l’andata ed il ritorno esce fuori un 5-0 che non lascia spazio ad interpretazioni. Juventus sublime, totalizzante, roboante, mastodontica. Ce ne sarebbero altri di aggettivi ma si rischierebbe di essere prolissi. Erano anni che non si vedeva una squadra italiana giocare cosi bene. I suoi uomini si muovono in maniera fluida e coordinata, se esce uno ed entra l’altro il puzzle non rischia di compromettersi ma rimane ben saldo e splendidamente collegato. E’ ai quarti di finale, tra le migliori d’Europa. Ed ormai viene ufficialmente temuta come top team, sebbene le favorite rimangano altre. Insomma, inutile nascondersi: arrivati a questo punto la Juventus vuole giocare per i massimi e coltivare il sogno Champions League non è più vietato.
A cura di Vincenzo Galdieri