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Lutto nel mondo della boxe: morto Hector Camacho

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ROMA, 23 NOVEMBRE – Dopo tanti incontri e tante battaglie Hector Camacho ha perso la sfida più importante, quella per la vita. Il pugile portoricano infatti è stato dichiarato clinicamente morto nella giornata di ieri.

LA CARRIERA – Meglio conosciuto come “Macho” per la sua stazza fisica, Hector Camacho era nato a Bayamòn, città situata nell’immediato entroterra nord-orientale dell’isola di Porto Rico. In carriera è stato tre volte vincitore di altrettanti campionati del mondo. Appartenente alla categoria dei pesi superwelter (noti anche come medi junior o medi leggeri), ispirandosi allo stile del grande pugile Muhammad Ali, egli disputò, in totale, 87 incontri di cui 79 vinti (38 per KO), 5 persi (sempre e solo ai punti) e 3 pareggi. Dopo vari problemi nella sua vita privata, tra cui la denuncia per possesso di sostanze stupefacenti, la carriera di Macho subì una forte involuzione e stanco di vivere in modo tormentato, tra pugilato e presunti scandali, il 9 maggio 2009 decide di dedicarsi alla famiglia e ad una vita più serena.

LA SPARATORIA – Sfortunatamente la serenità di Camacho no durerà a lungo, poiché lo scorso 20 novembre, a seguito di una sparatoria alla periferia di San Juan, il 50enne portoricano viene raggiunto da un proiettile che, dopo avergli colpito la mascella, fuoriesce e rientra in una spalla fratturandogli due vertebre. I medici del centro di Rio Piedras, a Porto Rico, rendono noto che il pugile è in stato di morte celebrale e i risultati dell’ultimo encefalogramma non inducono all’ottimismo, come affermato dal dottor Ernesto Torres, direttore del centro medico.

IL TRAGICO EPILOGO – Due giorni dopo, esattamente il 22 novembre ’12, l’ex pugile di Bayamòn viene dichiarato clinicamente morto. Il Dottor Torres, come riporta il sito boxeringweb.net, ha dichiarato: “Clinicamente tre arterie che portano sangue al cervello non sono più in funzione. Probabilmente Camacho è entrato in questo stato poco dopo che lo hanno colpito.

Tutta la redazione di Sportcafe24 si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici di questo sfortunato campione.

Fulvio Lipari

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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