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Calciomercato Roma, scambio faraonico con il Milan: idea Pjanic per Boateng

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Boateng, centrocampista del Milan

ROMA, 8 NOVEMBRE – Due scontenti di lusso: il Milan e la Roma, Allegri e Zeman. Ma soprattutto, Pjanic e Boateng. Il primo non rientra nei piani tecnico-tattici del boemo, il secondo è la bruttissima copia dello straripante giocatore ammirato nel suo primo anno rossonero. Uno scambio, anche solo di prestiti (magari in attesa di un cambio di allenatore futuro da ambo le parti), potrebbe rinvigorirli e riportarli al nido di casa forti come e più di prima. Ma cosa c’è di vero in questa voce di mercato? Scopriamo i motivi, per cui questa trattativa potrebbe decollare, ed i contro.

BOA PERFETTO PER ZEMAN, PJANIC DOPPIONE DI MONTOLIVO – Partiamo da un’analisi prettamente tattica. Boateng è un falso trequartista, che benissimo potrebbe ricoprire il ruolo di mezz’ala offensiva, come previsto nello scacchiere tattizo zemaniano. Dinamismo, inserimenti e quantità: tutto ciò che occorre al boemo in quella zona di campo e che uno come Boateng può garantirli a pieno. Nel Milan è indietreggiato inesorabilmente nelle gerarchie di Allegri: dietro la punta Bojan sta convincendo, ed il ritorno di Robinho potrebbe chiudere definitivamente gli spazi in quel ruolo, vista anche l’inamovibilità di El Shaarawy sulla sinistra. Altrove il ghanese non rende; ecco perchè Boateng-Roma è un binomio fattibile soprattutto con l’eventuale ma difficile partenza di De Rossi.

[smartads]

Meno, molto meno, Pjanic può fare al caso del Milan: regista di centrocampo, Zeman lo vede solo davanti la difesa dove da inizio anno è però inamovibile Tachtisidis, e dunque per lui le prospettive di giocare sono ridotte al lumicino. Un vero spreco per un talento come quello bosniaco, che però nel Milan potrebbe trovare stesso ed identico problema: nel 4-2-3-1 oramai approvato da squadra ed Allegri, l’ex Lione potrebbe giocare solo nei due davanti la difesa al posto di Montolivo, in cabina di regia. Ma l’italiano assieme al piccolo faraone è il solo a garantire rendimento alto e costante in questo periodo nero, ecco che dunque anche in casa Milan la faccenda si complica. Le qualità di Pjanic li consentirebbero anche un facile adattamento al ruolo di trequartista alla Sneijder subito dietro la punta, ma si riproporrebbe il ballottaggio citato prima per Boateng, con Bojan e Robinho.

Lo scambio sulla base di prestiti resta comunque un’ipotesi percorribile, impraticabili altre modalità. Certo è, che se dovessero rimanere Allegri e Zeman sulle rispettive panchine sino al 31 gennaio, qualcosa si muoverà. Difficile pensare ad una stagione ai margini per i due promettenti centrocampisti: le prossime settimane diranno molto sul loro futuro, strettamente legato a quello dei propri tecnici.

Orazio Rotunno

Giornalista pubblicista, coordinatore presso SportCafe24 da oltre due anni. Amo lo sport in ogni sua forma e disciplina, raccontandolo con la voce di chi spesso non ne ha una, con un unico valore trainante. La verità: nel più profondo dei suoi significati.

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