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Arianna Errigo si confessa in esclusiva su SportCafe24. La sua Olimpiade, guardando al futuro

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Medaglia d’oro olimpica nel fioretto femminile a squadre

ROMA, 11 AGOSTO – Ci sono momenti che non si possono dimenticare, soprattutto se vinci delle medaglie olimpiche. Questo è successo alla nostra Arianna Errigo, regina del fioretto femminile a squadre e argento nella finale individuale contro la connazionale Elisa Di Francisca. E  per capire cosa significa vincere una medaglia e respirare l’atmosfera olimpica abbiamo contattato proprio lei, Arianna Errigo, in esclusiva per SportCafe24. Ecco come Arianna si è concessa ai nostri microfoni.

1) Arianna, iniziamo dall’ultima vittoria nel fioretto femminile a squadre. Che sensazione hai provato nel vincere una medaglia d’oro olimpica? Che rapporto hai con le altre tre compagne di squadra (Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Ilaria Salvatori)?

Sono sensazioni indescrivibili e forse impensabili per chi non vive lo sport a livello agonistico. Finalmente vedi che tutti gli sforzi, i sacrifici e le rinunce che hai fatto sono stati premiati! Con le ragazze c’è un normale rapporto tra atlete, in pedana abbiamo capito che dovevamo rimanere unite e comportarci da professioniste. Così è stato e così è andata bene!

2) Raccontaci l’atmosfera che hai vissuto nel villaggio olimpico: sensazioni, momenti da ricordare e gesti scaramantici di questa spedizione londinese.

Era la mia prima volta ad un’Olimpiade e posso assicurarvi che l’aria che si respira al villaggio è stata straordinaria, c’era un’organizzazione impeccabile. E poi quando vedi tutti quegli atleti insieme, alcuni dei quali li hai potuti vedere solo in televisione, ti rendi conto davvero che sei all’interno di un qualcosa di speciale, di unico. Tutto è da ricordare e da portare con me fino ed oltre i prossimi obiettivi. L’unico gesto scaramantico è stato il “balletto” che abbiamo creato con le ragazze nel giorno della gara a squadre, è stato anche un modo per stemperare la tensione; e pensare che i giudici non volevano neanche farcelo fare…

3) Nella finale individuale hai affrontato la tua compagna Elisa Di Francisca, è maggiore il rimpianto per l’oro mancato o la soddisfazione per l’argento conquistato? Quali sono state le tue emozioni nel dover affrontare due compagne di squadra in semifinale (contro la Vezzali) e in finale?

Sicuramente l’amarezza ed il rimpianto per la perdita dell’oro è stata tanta. Ero in vantaggio, avevo fatto un torneo olimpico perfetto e poi ho perso tutto in quegli ultimi secondi. Senza dubbio l’argento è sempre qualcosa di unico, soprattutto se abbinato all’oro a squadre e alla prima partecipazione olimpica, ma avrei potuto far meglio; ho fatto un solo errore e l’ho pagato caro. Affrontare le ragazze ormai sta diventando quasi una prassi, ci siamo abituate.

Arianna Errigo, due medaglie olimpiche a Londra

4) Per arrivare a vincere queste due medaglie hai lavorato sodo in questi ultimi anni: programmi, allenamenti e sogni di gloria. Cosa vuoi dire alle aspiranti fiorettiste del futuro? Ma soprattutto, quanto sacrificio è servito per arrivare a questo punto della tua carriera?

In questi casi è facile cadere nel retorico, ma non c’è successo senza sacrifici e senza forza di volontà. In questi ultimi quattro anni ho fatto allenamenti durissimi ed enormi sacrifici e per la prima volta ho cominciato a considerare la scherma come un vero e proprio lavoro; prima dei vent’anni vedevo tutto solo come una passione. Ora le cose sono cambiate e continueranno a cambiare.

5) Due medaglie memorabili, a chi le vuoi dedicare Arianna?

Le medaglie sono per tutti coloro che hanno creduto in me, che mi hanno aiutata e sostenuta nei momenti buoni e in quelli cattivi; per il mio allenatore e la mia famiglia senza i quali non sarei sicuramente qua oggi.

6) Com’è stato prendere il posto di Giovanna Trillini in Nazionale?

Una come Giovanna non si sostituisce facilmente. Sicuramente non è semplice, soprattutto per tutto quello che ha dato alla scherma italiana ed internazionale, ma allo stesso tempo è uno step necessario quello di raggiungere, e mantenere, i vertici mondiali.

L’esultanza di Arianna Errigo

7) Ci confideresti quali sono stati i modelli ai quali ti sei ispirata per vincere queste due medaglie olimpiche?

A livello schermistico, non mi sono ispirata a nessuno, mi è sempre piaciuto inventare la scherma e portare il mio modo. Tuttavia, mi è sempre piaciuto Valentino Rossi – insieme pilota e personaggio – e il suo modo di superare anche le sfide più ardue.

8) Rio 2016, cosa ti aspetti per la prossima Olimpiade e in che modo vuoi prepararti per disputarla al meglio della tua forma?

A Rio dovrò realizzare il sogno, la medaglia d’oro individuale, proprio per questo nei prossimi 3 mondiali prima di Rio mi piacerebbe già dimostrare qualcosa!

Ringraziamo Arianna per la sua gentile disponibilità e vi invitiamo a seguire il suo blog ufficiale http://ariannaerrigo.fameblogs.net

Intervista a cura di Ruggiero Daluiso

Ideatore e responsabile SportCafe24.com e CalcioEstero24.com

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