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MotoGP, conclusi i test a Jerez: la stagione può avere inizio

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Casey Stoner con la sua Honda
Casey Stoner con la sua Honda

Casey Stoner con la sua Honda

 JEREZ, 28 MARZO – La fine dei test invernali segna ufficiosamente l’inizio della nuova stagione della Moto GP, che partirà l’8 Aprile in Qatar con il gran premio di Losail. Tutti i piloti hanno lavorato per la messa a punto delle nuove 1000, e quasi tutti hanno espresso la loro soddisfazione riguardo all’avere a che fare con una cilindrata maggiore, non avendo trovato grosse differenze con le vecchie 800 e quindi non avendo riscontrato grandi problemi di ambientamento.

La nuova stagione vedrà, escludendo ribaltoni dell’ultimo minuto, ben 14 team tra ufficiali e satelliti con 21 piloti; tra gli altri ci sono anche tre nuovi italiani che sono saliti dalla Moto2: Danilo Petrucci, Michele Pirro e Mattia Pasini.

L’Uomo da battere:

[smartads]

Nei test invernali il pilota più veloce è risultato il solito Casey Stoner, sia nel giro veloce sia nel passo di gara. Ma “Rolling Stoner” non vuole più sentir parlare di test, vuole solo che la stagione inizi e vuole ritornare a gareggiare in sella alla sua RC213 Repsol Honda:”I test sono veramente noiosi, fosse per me sarei già pronto a correre. Non ne posso più, la mia moto è già a posto cosi, servono solo dei minimi aggiustamenti“, si è sfogato appena arrivato a Jerez. Stoner avrà dalla sua per questa stagione anche la voglia di dedicare le vittorie alla piccola figlia appena nata. Il campione del mondo in carica si prospetta anche per quest anno il grande favorito e l’uomo da battere.

Il grande sfidante:

Jorge Lorenzo ha lavorato con grande determinazione e continuità, alzando ancora il livello della Yamaha rispetto all’anno scorso. La M1 guidata dallo spagnolo va molto forte, come dimostra il secondo posto nei test di Jerez; Lorenzo si è guadagnato il titolo di anti-Stoner:”Penso che siamo più vicini alla Honda e a Stoner, ma per averne la certezza dovremo aspettare le gare. Comunque, saremo in 5 o 6 piloti a lottare per il titolo, compresi Dovizioso e Rossi” ha dichiarato Lorenzo. “Fisicamente sto bene, l’infortunio patito l’anno scorso a Philip Island non mi causa nessun problema e riesco ad impugnare perfettamente la frizione. Stiamo ancora completando l’assetto della M1, che, secondo me, ha ancora buoni margini di miglioramento”.

Il compagno “scomodo”:

Al terzo posto nei test di Jerez si è piazzata un’altra Honda, quella guidata dallo spagnolo Dani Pedrosa, desideroso di infilarsi nella lotta per il titolo cercando di mettere i bastoni fra le ruote al compagno di squadra Stoner; sul bagnato è riuscito a far segnare il miglior tempo:” La moto mi da fiducia anche sul bagnato, è ottima in stabilità e in accelerazione. Siamo pronti per la nuova stagione” ha dichiarato Dani, desideroso di migliorare il terzo posto in classifica generale dell’anno scorso.

La voglia di riscatto:

L’obiettivo per gli uomini della Ducati è quello di non ripetere l’esperienza della stagione scorsa; secondo Valentino Rossi, il team italiano è sulla buona strada:” Sappiamo che abbiamo molto da migliorare, soprattutto il comportamento della moto a gomme finite perchè c’è troppo sottosterzo. Comunque nei test abbiamo fatto un buon tempo (6°, n.d.r.), ma purtroppo a Sepang abbiamo lavorato su una strada sbagliata e abbiamo perso molto tempo. Il nostro potenziale è comunque molto alto, la moto è ancora giovane può ancora crescere molto. Il nuovo telaio mi permette di poter essere più tranquillo con l’anteriore e di andare più forte rispetto all’anno scorso; ho parlato molto con Filippo Preziosi, speriamo bene“. La Ducati ha però dimostrato di essere ancora un passo indietro rispetto a Honda e Yamaha, perchè la moto guidata dal Dottore è in ritardo di più di un secondo rispetto ai tempi fatti segnare dagli avversari.

“The Punisher”:

“Scartato” l’anno scorso dalla Honda, Andrea Dovizioso ha trovato nella Yamaha un’ottima moto che può regalargli grandissime soddisfazioni in questa stagione e, perchè no, dimostrare alla Honda di aver sbagliato a lasciare andare il “Dovi”:”Sono davvero contento del lavoro che abbiamo fatto ieri e devo ringraziare la mia squadra che ha dato il massimo. Avevo bisogno di fare più giri possibili per capire il potenziale della Yamaha. Abbiamo fatto un ottimo lavoro per migliorare la stabilità della moto in uscita di curva, e penso che sarei potuto andare più veloce, ma ho usato la gomma morbida posteriore solo per poco, quindi con più tempo a disposizione sono sicuro che avrei potuto essere tra i primi sei. Ora non vedo l’ora di andare in Qatar e correre con la Yamaha per la prima volta. Sono convinto che saremo veloci e competitivi, ma i primi quattro sono veramente forti: sono costantemente veloci, quindi non sarà facile stare con loro“.

Matteo Mistretta

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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