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Kessiè in vendita per ripagare Bakayoko?

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kessiè e bakayoko sotto la curva del Milan

Non vorremmo essere polemici, ma lo saremo.

Franck Kessiè ha 22 anni, e fa parte dello zoccolo duro arrivato a Milanello secondo la volontà del duo Fassone-Mirabelli. Insieme ad Andrea Conti è un prodotto dell’Atalanta dei sogni che riuscì a qualificarsi in Europa. Con quella super stagione in maglia nerazzurra riuscì ad attirare l’attenzione dei maggiori club nazionali e non, ma alla fine il Milan con un prestito oneroso a 8 milioni per due anni, con riscatto tra i 20 e i 30 milioni (siamo più vicini ai 30), si portò a casa questo roccioso giocatore con il vizio del goal.

L’arrivo imponente

Nella sua prima stagione disputa 54 partite per un totale di 4.612 minuti, in media 85′ a partita. In poche parole non salta neanche una gara stagionale tra campionato, Coppa Italia e Europa League e solo in pochissime occasioni viene sostituito. Purtroppo non vuole rivelarci quale sia la sua dieta, sinceramente non capiamo da dove tiri fuori tutta questa energia. Scherzi a parte, realizza cinque goal in campionato, a discapito dei sette dell’anno precedente a Bergamo. Il Milan scopre un giocatore generoso e attento che da fiducia a Gattuso, neo tecnico rossonero in sostituzione a Montella.

Kessiè, Biglia e il terzo incomodo: Bakayoko

Probabilmente Biglia e Kessiè al termine della scorsa stagione avrebbero tranquillamente preventivato una loro assoluta titolarità nel Milan di quella corrente. Ed effettivamente quando scoprono l’acquisto di Bakayoko, probabilmente non si preoccupano. Il francese, dopo un super stagione con il Monaco in Ligue 1 si trasferisce a Londra, sponda Chelsea, ma l’amore non sboccerà mai: tanti spezzoni in una quarantina di apparizioni. Sembra impossibile che il francese abbia perso tutte le qualità acquisite e messe in mostra nel Monaco, sarà questa, infatti, la vera scommessa del calciomercato di Leonardo e Maldini.

Biglia si infortuna gravemente ad inizio stagione e lascia presto il campo per ritrovarlo, forse, di questi tempi, 6 mesi dopo. Kessiè ha sempre maggiori responsabilità perché Bakayoko tarda ad esplodere. Però quando esplode, apriti cielo!

Il Francese stupisce tutti per fisicità, attenzione, qualità ed intelligenza. Tutti si chiedono dove sia finito quel giocatore goffo che scese in campo ad agosto contro il Napoli. Nel frattempo, le prestazioni di Kessiè -arrivato ad 88 partite con la maglia rossonera- iniziano a scricchiolare un po’ dal punto di vista tecnico. Tutte coincidenze che portano a idolatrare Bakayoko.

Kessiè è quel giocatore alla Gattuso che in campo mette i muscoli e il cuore, ma che tecnicamente spesso lascia a desiderare. Basterebbe maggiore umiltà: dopo aver recuperato il pallone, basterebbe scaricarlo al compagno più vicino evitando verticalizzazioni, cavalcate di 50-60 metri palla al piede e situazioni che prevedono una qualità tecnica superiore. A quel punto sarebbe un giocatore praticamente perfetto.

È giusto cedere Kessiè per tenere Bakayoko?

È qui che sicuramente si apre la polemica: c’è chi dice che Kessiè sia intoccabile per l’apporto tattico e fisico che da alla squadra, mentre c’è chi sostiene che Bakayoko vada riscattato a tutti i costi, anche al costo di sacrificare Kessiè. Nessuno pensa che cedere Calhanoglu sarebbe più semplice?

Speaker radiofonico, radiocronista di Serie A/Champions League, studio Sport and Football Management e alleno in una scuola calcio: vivo per questo sport.

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