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Allegri, Pelé, Radice: i dieci movimenti della settimana

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Un’altra settimana volge al termine ed è stata intensa come al solito: ora un weekend di partite ed emozioni, a cominciare da Juve-Inter, in campo in questi minuti. Ma quella che si sta per concludere è stata una settimana piena di spunti: noi di Sportcafe24 abbiamo raccolto i dieci momenti top, i dieci movimenti della settimana. Andiamo a scoprire quali sono!

1) Il ritorno di Cesare
Non c’è pace per il Genoa, ormai al terzo cambio in panchina in meno di due mesi. La notizia, però, stavolta, fa sorridere i tifosi del Grifone: Cesare Prandelli torna ad allenare in Serie A e ripartirà da Marassi, in un connubio che può diventare subito magico. L’ex commissario tecnico della Nazionale ha voglia di stupire, ha motivazioni, ha voglia di rimettersi in gioco in quello stesso campionato in cui già in passato è stato grande protagonista. Tutti ricordano con simpatia quella Fiorentina tutta cuore e grinta. Ora la missione più difficile: far tornare il Genoa a splendere. Ci riuscirà? Il tempo ed il campo daranno i rispettivi verdetti.

2) Pelé: “Maradona meglio di Messi!”
L’ammissione è arrivata dal più grande giocatore verdeoro e più grande rivale del Pibe: Messi? No, grazie. Diego meglio della Pulga del Barcellona. Una ammissione che chiude un contenzioso cominciato nel momento stesso in cui Diego ha cominciato a tirare calci ad un pallone. Ora la domanda, o piuttosto provocazione, è la seguente: meglio Maradona, o Pelé? Chiedetelo ai napoletani, se volete una risposta scontata…

3) Allegri: “Inter? Meglio lo Young Boys…”
Quella di stasera è una partita, ma mercoledì è una finale. Parola di Max Allegri che, con convinzione, in conferenza stampa non ha avuto dubbi sulla priorità della Juventus, ferma a quota quaranta punti ma con l’obiettivo primario della Champions League: ci si giocherà un primo posto, contro gli svizzeri. Contro l’Inter una partita come le altre. Ma provate a chiedere a Spalletti e agli interesti…

4) Pellissier: “Mussolini ha fatto anche cose buone”
L’uscita di oggi del centravanti del Chievo non ha proprio fatto breccia nel cuore di tanti tifosi ed anzi, al contrario della grande ammirazione e dei tanti messaggi ricevuti nelle scorse settimane per il suo attaccamento al Chievo. Grande professionista parecchio apprezzato per le sue gesta, anche fuori dal campo. Un po’ meno, viste le polemiche, per il pensiero politico o quantomeno per il giudizio su Mussolini…

5) River-Boca, disordini anche a Madrid
Non c’è pace per El Mas Grande e gli Azul y Oro: il Superclasico a Madrid è stata la sconfitta del calcio sudamericano e di quello argentino nella fattispecie ma anche a Madrid la situazione non è per niente migliorata. Anche nella giornata di oggi, a meno di ventiquattro ore all’inizio della sfida al Bernabeu, si sono registrati altri disordini e subbugli. Non la miglior premessa, per una sconfitta già certificata.

6) Modric, l’hai meritato!
La notizia della settimana è quella della fine del dominio sul Pallone d’Oro della coppia Messi-Ronaldo, cominciato nell’ormai lontano 2008. Il premio più ambito per un calciatore è andato al croato, quello che fu profugo, che riparti, esule da Zagabria, per arrivare a Londra e infine a Madrid, terra di consacrazione, tra i consacrati. Per l’anno solare vissuto, per i trionfi raggiunti e per essersi caricato addosso la Croazia, Modric ha meritato il riconoscimento. Con buona pace degli oppositori.

7) Paquetà, il Milan attende
Colpi di mercato in vista in casa Milan: direttamente dal Flamengo in arrivo Paquetà. Il classe 1997 nel weekend sarà a Milano, probabile il suo arrivo a San Siro per la sfida contro il Torino. È un altro colpo della gestione Leonardo-Maldini, un rinforzo ideale, giovane e di qualità, per Gattuso.

8) Leicester, tutta colpa di una vite
La tragedia che si è consumata a Leicester e sul Leicester si arricchisce di nuovi e disperati dettagli: l’elicottero con a bordo il numero uno del club campione d’Inghilterra nel 2016 si è schiantato a causa di una vite allentata. Un dramma nel dramma per le Foxes e i suoi tifosi, orfani di quel proprietario indimenticabile ed indimenticato.

9) Neymar, meglio la PS4
La PlayStation meglio del Pallone d’Oro? Sicuramente per Neymar, che ha accolto la cerimonia rilassandosi a Fifa snobbando del tutto anche i suoi compagni (Mbappé è stato premiato, n.d.r). Non la miglior immagine per il campione brasiliano. E neppure per il PSG.

10) Addio, grande Gigi! 
Chiudiamo con un omaggio voluto e dovuto: nella giornata di oggi ci ha lasciati Gigi Radice, indimenticabile allenatore di quel Torino per l’ultima volta campione d’Italia. Un ricordo da parte della nostra redazione per un uomo di calcio limpido e pulito, simbolo di un movimento irrimediabilmente cambiato oggi rispetto a ieri.

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