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Gli sfigati del lunedì: Velazquez e Giaccherini, quando tutto va storto
La sfiga a volte ci vede benissimo e colpisce proprio coloro a cui tutto va già abbastanza storto. Gli “sfigati del lunedì” è la rubrica che analizza proprio quest’aspetto del mondo del calcio, con una sottile ironia. L’undicesima giornata di Serie A d’altronde è stato piena di episodi caratterizzati da tanta sfortuna.
VELAZQUEZ, CHIAMA REJA! – “Se dovessimo giocare come ci siamo allenati, dovrebbero arrivare i tre punti“: queste le parole dette dall’allenatore dell’Udinese Julio Velazquez alla vigilia della partita contro il Milan. La realtà è stata un po’ diversa dalle sue previsioni. Infatti i friulani hanno perso 1-0, prendendo un gol al 97′ con l’uomo in meno. Da sfigati, verrebbe da dire. O forse no. Perché vedendo l’azione delle rete rossonera ci si rende di quanto i padroni di casa fossero troppo sbilanciati in avanti. Gli uomini di Gattuso hanno avuto tutto il tempo di giochicchiare in aerea, passandosela tra di loro e senza trovare alcuna opposizione. Viene quasi da rimpiangere i tempi in cui le provinciali giocavano sulla difensiva e con il pullman davanti alla porta. Per la prossima Velazquez chiami Reja. Sicuramente zio Edy si sarebbe portato il prezioso e mai banale punticino a casa. E come dargli torto.
GIACCHERINI TUTTO PETTO – A prendersi la copertina è però senza alcun dubbio l’autogol realizzato da Giaccherini in Chievo-Sassuolo. L’ex Juventus sarebbe potuto tranquillamente ripartire, ma forse poteva anche spararla in angolo, sfogando la rabbia repressa di un Chievo in una situazione a dir poco tragica. Invece decide di appoggiarla di petto a un Sorrentino ancora a terra per la parata precedente. Un autorete che è l’emblema del momento della squadra gialloblù. Sfiga sì, ma anche un po’ di romantica tristezza. Tristezza che odora di retrocessione già scritta.
VENTURA E LA MENZIONE SPECIALE – L’Italia pallonara ancora piange la mancata qualificazione ai Mondiali, ma il buon Gian Piero continua a mietere vittime. “Ho visto segnali di crescita. Prendetemi per demente, ma sono contento“, questo è quanto ha dichiarato dopo la terza sconfitta consecutiva da quando siede sulla panchina del Chievo. Forse la sua testa è ancora ferma a Italia-Svezia. Ed è per questo che merita una menzione speciale tra gli “sfigati del lunedì”.