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Juventus, sorge il problema gol: anche i numeri lo certificano
Mal di gol? Sì, nettamente acuto. La Juventus gioca, crea occasioni per i suoi attaccanti, ma sotto porta manca il killer instinct. Lo scorso anno, dopo 8 giornate, la Juventus era prima in classifica con 22 punti, 16 goal fatti e solo 3 subiti. Un anno dopo la vecchia signora ha racimolato soltanto 9 punti, 9 anche i goal fatti e 8 quelli subiti, numeri che la relegano al 14° posto in classifica. Una media di un gol ogni 76′.
ADDII ILLUSTRI E MAL RIMPIAZZATI?
A venir meno è la cattiveria in zona Gol, la soluzione negli ultimi 15/16 metri che manca come il pane agli uomini di Massimiliano Allegri. Le cavalcate di Cuadrado sulla fascia sono troppo poco per costruire una manovra offensiva efficace, specie se poi il colombiano, unico vero uomo sempre pericoloso, sotto porta non è mai preciso. Manca poi quel giocatore capace di risolvere anche le partite più ostiche e bloccate (vedi Udinese e Moenchengladbach): manca insomma Carlos Tevez. A questo punto della stagione, lo scorso anno, l’argentino era a quota 6 gol in campionato. Alvaro Morata, un solo gol in campionato e 5 in Champions, è efficace solo in Europa. Mario Mandzukic, arrivato con grandi aspettative, sta deludendo tutti, ricordando il Llorente dei tempi più cupi. Solo una rete per lui (e una in supercoppa) e tanti dubbi sul suo acquisto. Ad oggi il miglior marcatore bianconero in Serie A è Paulo Dybala, 3 gol di cui uno su rigore. E qui sorge un altro dilemma: perchè l’argentino, forse l’unico attaccante in forma, è sempre relegato in panchina?
CENTROCAMPO IN FOLLE
Anche il centrocampo è a secco. Le scorse stagioni i goal di Pirlo, Vidal e Pogba mettevano una pezza laddove gli attaccanti non erano in giornata. In questa stagione un solo gol per Sami Khedira e Mario Lemina, mentre i vari Marchisio, Pereyra, Sturaro ed Hernanes sono fermi a quota 0. A tutto ciò bisogna aggiungere il caso Pogba: il francese è un fantasma in campo, sembra solo la brutta copia del giocatore che ha fatto innamorare tutti nelle scorse stagioni. Certo, l’anno scorso il centrocampista è arrivato a fine ottobre con un solo gol in campionato (segnato il 18 ottobre, contro il Sassuolo), ma se guardiamo prestazioni e rendimento la differenza salta all’occhio.
Oltre a questi problemi si aggiunge il fattore casa: la Juventus fa paradossalmente più fatica allo Stadium, fortino e garanzia di vittoria per quattro anni, che in trasferta. Unica nota positiva dopo le 8 giornate di campionato e le 3 di Champions è la difesa, che sembra aver ritrovato lo smalto che l’ha contraddistinta negli ultimi anni: 1 solo gol subito nelle ultime 4 partite (Siviglia, Bologna, Inter e Borussia Monchengladbach). Insomma Juve, l’attacco è flop, urgono provvedimenti urgenti.