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Arte&Cultura

Giotto, l’anticipatore dell’Italia

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Giotto, l'ingresso a Palazzo Reale

“Giotto, l’Italia” è il grande evento espositivo che concluderà il semestre di Expo 2015 al milanesissimo Palazzo Reale, un appuntamento di spicco creato su progetto scientifico di Pietro Petraroia e Serena Romano, curatori ampiamente noti nel panorama italiano, con superbo allestimento di Marco Bellini. C’è una logica particolare nella location scelta: Palazzo Reale ingloba ancora strutture del Palazzo di Azzone Visconti ove, negli ultimi della sua vita, Giotto realizzò due cicli di dipinti murali, purtroppo oggi perduti. La titolazione “Giotto, l’Italia” intende sottolineare il ruolo rivoluzionario del pittore nel primo Trecento e la sua forza di coaugulazione dell’idea di bello, dei suoi canoni, e in definitiva della cultura italiana, prima ancora che nascesse la nazione. Per questo il Ministro Dario Franceschini ha paragonato il lascito di Giotto a quello di Dante nella letteratura. Una omogenietà, quella di Giotto, che ne fa il primo maestro del naturalismo in Italia, a cui si deve anche riconoscere la grande capacità di narrazione, di testimonianza, con più pathos di quanto una lettura disattenta delle sue opere possa suggerire. Come scriveva su Giotto Arnold Hauser “l’arte fiorentina dopo di lui è diventata più naturale nel senso moderno, perchè più scientifica; ma nel Rinascimento nessun artista è stato mai più onesto di lui nello sforzo di essere vero e diretto nella rappresentazione del reale.” Un ruolo rivoluzionario, quello di Giotto, chiamato da cardinali, ordini religiosi, banchieri, dal Re di Napoli e dal signore di Milano. Giotto, ovunque si sia trovato, ha avuto la capacità di attrarre fortemente le scuole e gli artisti verso le sue direttrici stilistiche, creando un percorso che ne ha fatto un pilastro dell’arte italiana.

Giotto, l'ingresso della mostra

Giotto, l’ingresso della mostra

LA MOSTRA- Quattordici capolavori riuniti a Palazzo Reale per coprire i quarant’anni di attività più significativi nella vita di Giotto. Ogni opera è un’emozione, in ottimi stati concervativi, con provenienze acclarate ed un allestimento cronologico-tematico che permette la comparazione e la più completa visione scientifica su Giotto che fosse possibile trattaggiare. Le prime sale raccolgono opere giovanili: il particolare della Maestà della Vergine da Borgo San Lorenzo e la Madonna da San Giorgio alla Costa. A seguire nell’attento continuum cronologico il nucleo della Badia Fiorentina col polittico dell’altar maggiore e la tavola con Dio Padre in trono. Fulcro della mostra il polittico bifronte destinato alla cattedrale fiorentina di Santa Reparata, che ha il suo punto d’arrivo nel polittico Stefaneschi, il capolavoro dipinto per l’altar maggiore della Basilica di San Pietro in Vaticano. Accanto al polittico è esposto -evento fuori dal comune- il frammento affrescato con due teste di Apostoli o Santi, proveniente dalla Basilica di San Pietro, opera di Giotto anch’essa commisiionata dal cardinal Stefaneschi. Seguono i lavori della maturità di Giotto: il polittico Baroncelli dell’omonima Cappella della Basilica di Santa Croce a Firenze, e la sua cuspide, raffigurante il Padre Eterno, conservata solitamente nel Museo di San Diego in California, oltre al polittico di Bologna.

L’APP GIOTTO– L’app Giotto non è altro che una utile piattaforma interattiva multicanale ideata per guidare alla scoperta di patrimoni territoriali diffusi, come l’opera di Giotto e della sua scuola, che si snoda lungo 6 itinerari artistici costituitida un totale di 35 tappe. ArtPlanner è un sistema intelligente, costruito in modalità Mobile Responsive Web, accessibile da Pc o da mobile che permette facilmente di organizzare e supportare la propria esperienza di visita personalizzando gli itinerari proposti, selezionando luoghi, data e tempi di visita sulla base anche degli orari di apertura, dei tempi e dei mezzi di trasporto a propria disposizione e delle disponibilità a prenotare eventuali eventi in programma. Durante la visita si può accedere a tutte le informazioni acquisite e richiamare attraverso un qrcode un ampio commento audio video delle opere del percorso.
Giotto, l’Italia. Palazzo Reale, Milano.
Orari: lunedì 14,30-19,30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9,30-19,30. Ingresso: intero 12 euro, ridotto 10 euro, ridotto speciale 6 euro.

Redattrice per riviste locali e nazionali, da sempre con il tarlo per l'arte e per la musica. Già professore d'orchestra e critico musicale è curatrice della rubrica Arte Genova per L'Eco della Riviera e orgogliosa nuova leva di SportCafe24 per segnalare le grandi mostre in Italia e in Svizzera, perché l'arte è dei giovani!

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