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Football

Ci si mette pure la sfortuna, la Roma non vince più

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Salah, autore del momentaneo pareggio della Roma

Niente da fare, la Roma esce sconfitta pure dal Marassi, nonostante una partita stradominata, soprattutto nella ripresa. Eder ed un autogol grottesco di Manolas costringono la squadra di Garcia a guardare la capolista Inter da una distanza di ben 7 punti, un abisso considerando che sono trascorse solo 5 giornate.

TIRO AL BERSAGLIO – Il calcio è un gioco semplice. Passaggio, tiro, gol. Se prendi la porta. Altrimenti la palla esce. Se la mira è buona, ci può essere il portiere; in altri casi, raramente, il pallone viene respinto dai difensori. Oggi la Roma si è esibita in un tiro al bersaglio, i difensori blucerchiati hanno ribattuto decine di palloni a 5 metri dalla porta. Qualcosa che raramente si è visto sul terreno di gioco.

Mohammad Salah, il migliore in campo nella Roma

Mohammad Salah, il migliore in campo nella Roma

Un po’ di cifre per descrivere l’andamento del match: 24 tiri degli ospiti, di cui 8 nello specchio, contro i 5 dei padroni di casa; 10 tiri della Roma respinti; 67,9% il possesso palla a favore dei giallorossi; 18 angoli per la squadra di Garcia contro i 4 della Sampdoria. Per questa ragione il risultato non è beffardo, di più.

IL GIOCO – Leggermente meglio, rispetto a domenica, la prova della Roma sul piano del gioco. Nel primo tempo qualcosa si è visto, anche se eseguito in maniera abbastanza lenta. Nella ripresa, dopo la rete di Eder, la squadra ha caricato a testa bassa, schiacciando la Samp nella propria trequarti. Nulla di trascendentale, però si è vista una discreta intensità.

IL FUTURO – Checché ne dica la società, Garcia rischia di saltare. Ovvio, non ora, ma con il Carpi la Roma non potrà sbagliare. Il campionato è lunghissimo, tuttavia il distacco dall’Inter comincia a farsi preoccupante. Come si dice nella capitale, “Le chiacchiere stanno a zero”. I giallorossi hanno il dovere di credere nel tricolore, cercando di buttarsi alle spalle l’ennesimo passo falso dell’ultimo anno e mezzo. Tutti ora sono in discussione. Il tempo sta scadendo.

Nota conclusiva: è gradito un allenamento intensivo a Trigoria sui calci d’angolo. 18 tiri dalla bandierina, zero colpi di testa. Da dilettanti allo sbaraglio.

 

Giovane studente di filosofia ed aspirante giornalista, nato nel 1993. Calcio e ciclismo sono gli sport che amo maggiormente, ma la mia vera, grande passione, è la politica, vissuta, sempre e comunque, in direzione ostinata e contraria.

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