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Basta una Roma al 50%, ma contro il Barcellona servirà ben altro
La squadra c’è, e questa è sicuramente la notizia migliore per la Roma. Soffrendo oltre il dovuto, rischiando parecchio, ma gli uomini di Garcia sono riusciti a portare a casa tre punti preziosi per prepararsi al meglio alla sfida di Champions League. Certo, è mancata la prestazione, specie nella ripresa, e, giocando in questo modo, contro il Barcellona rischia di finire in un bagno di sangue.
LE SCELTE DI GARCIA – Il tecnico francese ha sorpreso tutti, lasciando fuori ancora una volta il povero Ucan, che evidentemente non gode della fiducia del mister, e schierando un 4-2-3-1 molto offensivo, con Totti, Gervinho e Iago Falque dietro l’unica punta, ovviamente Edin Dzeko. Un modulo più volte invocato dai tifosi e dalla stampa, che però deve essere rodato. La Roma ha creato dei pericoli alla difesa del Frosinone, soprattutto con i cross di Digne e Iago Falque, ma è sembrato trattarsi più di azioni estemporanee che costruite con una certa pianificazione.
TURNOVER – Giusta la scelta da parte di Garcia di optare per un turnover moderato. Panchina dunque per Salah, Maicon (anche se la titolarità, al confronto di un Florenzi anche oggi strepitoso, è tutta da dimostrare, oltre che da guadagnare) e Nainggolan. Spazio invece a Rudiger, che si è ben comportato al fianco di un ottimo Manolas. Qualcuno avrà sicuramente storto il naso alla lettura delle formazioni, vedendo titolare Gervinho. L’ivoriano tuttavia, dal momento che è rimasto a Roma, deve essere una risorsa. Inutile pagargli un lauto stipendio e poi lasciarlo marcire in panchina.
FROSINONE – Una parola anche sul Frosinone. La squadra di Stellone ha dato il massimo, pur nei limiti tecnici oggettivi. Tatticamente, i gialloblu sono ben messi in campo, ed in tutte le partite fin qui giocate non hanno demeritato. Purtroppo, il livello dei calciatori presi singolarmente è mediamente basso, e l’impressione è che Stellone, più di quanto stia tirando fuori dal materiale a disposizione, non possa fare. La permanenza in Serie A sarà molto complicata.
Matteo Masum