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Manchester United, tra vip strapagati e la nuova stella Depay

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Memphis Depay, nuovo talento del Manchester United

Da ieri sera nel cielo di Manchester brilla una nuova stella: si tratta del giovane talento neerlandese Memphis Depay, che con le sue giocate ha incantato l’Old Trafford entrando rapidamente nel cuore dei tifosi. Ma le giocate del ragazzo ex PSV non sono l’unico particolare della serata di Champions che salta all’occhio.

TALENTO COMPLETO – Dribbling, rapidità e precisione: non manca proprio nulla a Depay per essere protagonista in un Manchester United poco brillante fin dai primi minuti. Prima un’azione personale avviata con un sombrero e conclusa con un diagonale chirurgico all’angolino, poi una sventola dalla distanza e infine un traversone pennellato per l’appena entrato Marouane “Caparezza” Fellaini: per le cifre volate in questa sessione di mercato il classe ’94 arrivato per 28 milioni potrebbe essere il vero affare estivo. Aver portato la società a vendere Di Maria è un segnale pesante di quanto possa pesare Depay sulla stagione dei red devils. Dopo il mondiale brasiliano da protagonista Van Gaal ha ritrovato il suo piccolo fenomeno. Attenzione a non bruciarlo, perché il ragazzo può diventare il nuovo Cristiano Ronaldo. Non è un caso che abbia scelto il numero 7.

OGNUNO PER SE’ – Se il ragazzo è stata la nota positiva della serata, il Manchester United non può ignorare i preoccupanti segnali arrivati contro una formazione tutto sommato modesta come il Brugge. Due episodi saltano all’occhio nella difficile serata dell’Old Trafford: l’ “infortunio” di Romero e l’autogol di Carrick. Il portiere è protagonista di uno svarione ad inizio ripresa che rischia di costare caro e dopo essersi scontrato con un avversario si rialza repentinamente per evitare il peggio, salvo poi rotolarsi nuovamente a terra dolorante un istante dopo il fischio del direttore di gara. Un episodio che di certo non fa onore ad una squadra così titolata alla ricerca di un ritorno ai massimi livelli. Ancora più preoccupante quanto avvenuto poco dopo il calcio d’inizio, quando il mediano devia nella propria porta una punizione di Vazquez e rimane a terra visibilmente sconfortato. Tutti i compagni di squadra lo passano senza degnarlo di uno sguardo, mostrando grossi limiti di affiatamento in un gruppo costruito a suon di milioni. Il rischio del Manchester United è quello di rivelarsi una formazione composta da singoli che giocano per mettere in mostra le proprie immense qualità, ma il concetto di squadra è lontano dall’Old Trafford. Ognuno per sé, Depay per tutti. C’è molto da lavorare nel cantiere di Van Gaal.

Sono Davide Terraneo, studente di 19 anni diplomato al liceo classico. Ho praticato tennis, calcio e atletica e sono un appassionato di ciclismo. Da maggio 2014 sono un arbitro FIGC. Scrivo per passione e per raccontare le emozioni e i valori che lo sport trasmette a chi lo pratica e a chi lo segue.

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