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La “10” ad Insigne, pazza idea o blasfemia?

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Lorenzo Insigne, migliore in campo insieme ad Higuain in Napoli-Juve.

Nell’immaginare questa possibilità non sembra possibile esagerare, visto che è quasi sicuro che un altro “Diez” non nascerà mai più e qualora questo accadesse il Napoli difficilmente potrebbe competere con i vari sceicchi o multimiliardari russi o imprenditori asiatici di turno. I partenopei adesso hanno un “Dieci normale”, alla Del Piero (suo idolo) o Totti (molto più simile per storia calcistica, è uno “scugnizzo”, viene dal vivaio, è sogna di restare nella sua squadra del cuore per sempre, magari con la fascia da capitano).

Giusto o sbagliato dare la "10" ad Insigne?

Giusto o sbagliato dare la “10” ad Insigne?

PAZZA IDEA.. BLASFEMIA? – L’idea nasce dalla nuova avventura del Napoli, che grazie ad acquisti oculati ed ad un nuovo sistema di gioco proverà l’assalto alla qualificazione alla Champions e, perché no, anche allo scudetto detenuto dalla Juve. Il nuovo Napoli di Sarri prevede, nel 4-3-1-2, il trequartista, insomma il tipico numero 10, che è stato anche cercato sul mercato (Saponara) su indicazione del mister, ma viste le richieste spropositate dell’Empoli l’obiettivo è stato subito abbandonato. Dopo i primi giorni di ritiro mister Sarri ha ricevuto la richiesta da parte di Insigne di giocare in quella posizione e nei primi test il calciatore sta dimostrando di interpretare alla perfezione il ruolo, avendo nel suo DNA colpi da campione e fantasia, qualità necessarie per giocare in quella parte del campo.

Di certo toccare questo argomento e soprattutto quella maglia è una sorta di blasfemia, ma finché il numero non sarà ritirato pare normale che qualsiasi ragazzino sogni di indossare quella maglia. Anche se Lorenzo Insigne non è nettamente ai livelli del predecessore del “10”, sarebbe molto bello rivedere quel numero in campo, anche perché lo scugnizzo napoletano avrebbe un motivo (gigantesco) in più per giocare al meglio delle sue qualità in un ruolo adatto a lui e alla sua nuova ipotetica maglia.

Amante dello sport, per il calcio in particolare. Amo le storie romantico-calcistiche e mi piace molto raccontarle, perchè in molte rivedo la mia esperienza personale. Scrivo per passione e per esprimere le mie idee sulla mia squadra del cuore o su qualsiasi argomento calcistico. Non smetterò mai di pensare che il calcio è la cosa più bella che ci sia al mondo e nessuno potrà mai rovinare questa mia certezza.

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