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Basket

Playoff Nba: Lebron rimette la fascetta e Cleveland vince gara 2. Il pagellone

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20 punti per un James oggi non in giornata "divina"

Gara 2 tra Cleveland Cavaliers e Chicago Bulls finisce sostanzialmente nel primo quarto: il 38-18 prodotto principalmente dalla furia di Lebron James è il parziale che risulterà decisivo alla fine del match, grazie al notevole raziocinio messo in mostra dai ragazzi di coach Blatt, capaci di gestire il vantaggio con calma olimpica senza mai dare la benché minima speranza di rientro a Chicago. Per i padroni di casa vanno evidenziati soprattutto i 33 punti, conditi da 8 rimbalzi e 5 assist del prescelto, ma non sono da meno anche i 12 rimbalzi di un brillante Tristan Thompson e i 21 di Irving che vanta anche un sonoro +23 di plus/minus. A causa delle assenze di Smith e Love, Cleveland si ritrova a dover dare molta più responsabilità a Shumpert e Perkins che non tradiscono la fiducia del Re, così come il pretoriano James Jones che in uscita dalla panchina ne infila 17. Per i Bulls la serata si mette subito malissimo e nonostante i 18 di Butler e la doppia doppia da 14+10(assist) di Rose la squadra di Tom Thibodeau non rientra mai in scia, “merito” soprattutto di un Gasol impresentabile e di un Noah meno pugnace del solito. La serie, dunque,si sposta a Chicago sul punteggio di 1-1, che rappresenta esattamente il tipo di risultato che la franchigia dell’Illinois si auspicava  alla vigilia, tuttavia se LBJ è quello visto la scorsa notte probabilmente non ce n’è per nessuno!

Tom Thibodeau, allenatore dell'anno nella stagione 2010-2011

Tom Thibodeau, coach dei Chicago Bulls

IL TABELLINO

Cleveland Cavaliers – James 33, Irving 21, Thompson 5, Mozgov 6, Shumpert 15, Jones 17, Dellavedova 9.

Chicago Bulls – Dunleavy 8, Butler 18, Rose 14, Gasol 11, Noah 4, Hinrich 8, Gibson 11, Brooks 4, Snell 3, Mirotic 8, Mohamed 2.

LE PAGELLE

JAMES 8,5 – Ricompare la fascetta e all’improvviso si rivede il dominatore di Miami che con arroganza fisica, numeri da circo e pura volontà spegne sul nascere ogni velleità degli avversari: troneggiante.

JONES 8 – E’ vecchio e acciaccato ma con quei polpastrelli sarà in grado di fare queste cose anche a 70 anni; la sua prestazione in uscita dalla panchina è perfettamente complementare al partitone di Lebron: vassallo.

THOMPSON 7 – Se le sue mani non fossero fatte di roccia basaltica sarebbe un giocatore strabiliante, tuttavia compensa la mancanza di tocco con un’energia e una serietà professionale fuori dal comune: grintoso.

THIBODEAU 5 – Solamente 7 minuti a Mirotic? si sa che l’ex assistente di Boston non fa prigionieri, la gestione delle rotazioni potrebbe aver raggiunto livelli troppo estremi non solo per il montenegrino, ma anche per le ginocchia di Rose e i polmoni di Butler: confuso.

Jacopo Bertone (@JackSpartan92)

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