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Basket

Nba, i risultati della notte: un Gronchi rosa per Minnesota e Philadelphia

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Andrew Wiggins, giovane stella dei Minnesota Timberwolves

Otto partite sono andate in scena nella nottata Nba: la copertina va di diritto alle due “Cenerentole”, ma in una lega così ogni singolo match può riservare un tasso di spettacolo discretamente pericoloso per le coronarie dei suoi fortunatissimi spettatori, questo è il recap di cosa ha messo in mostra la National Basketball Association poche ore fa: enjoy!

Brett Brown, allenatore dei derelitti Philadelphia 76ers

Brett Brown, allenatore dei derelitti Philadelphia 76ers

CLASSE OPERAIA IN PARADISO – Iniziamo da Minnesota che riceve al Target Center i Portland Trail Blazers di Damien Lillard, quarti nella mirabolante Western Conference, una sorta di novello “Davide vs. Golia”: finisce 121 a 113 per i lupi (sic!), perchè non bisogna mai dimenticarsi questa è la Nba ed “everybody makes a run“, sugli scudi un Kevin Martin da 29 punti e un Gary Neal da 27, oltre a un ottimo Rubio da 13+15 (assist, of course) e all’ottimo Wiggins che ne mette 18. Dall’altra parte degli Stati Uniti, i Philadelphia 76ers, la squadra dove il tanking viene elevato ad arte, sfida gli Atlanta Hawks, compagine con il miglior record dell’intera lega: dopo un inizio interlocutorio, a cavallo tra il 3° e il 4° quarto i ragazzi di Brett Brown piazzano un parzialone da 45-31 e vincono la tenzone, nota di merito per la doppia doppia di Noel da 11+17 e per i 19 punti di Mbah a Moute, giocatore tanto sottovalutato quanto efficace.

LE ALTRE PARTITE – I New Orleans Pelicans riabbracciano Anthony Davis e (toh!) trovano la vittoria per 95-89 sull’ottima Memphis di Marc Gasol, per altro apparso molto sottotono, e si rilanciano nella lotta all’ottavo posto ad Ovest. Un’altra partecipante a quest’aspra contesa, i Phoenix Suns, prosegue il suo momento negativo post-trade deadline e viene sconfitta a Cleveland con il punteggio di 89-79 e attenzione: il Re potrebbe condurre i suoi cavalieri più lontano di quanto si fosse pensato solo poche settimane fa! La partita più bella è probabilmente quella dell’American Airlines Arena di Miami, teatro del successo per 114-109 dopo un overtime degli Heat sui Kings di George Karl, merito soprattutto di Dwyane Wade che per una sera torna quello dei vecchi tempi e ne piazza 28. Un’era geologica fa “the hicks vs. the Knicks” era una classica dei playoff della Eastern Conference, oggi invece è solo uno scontro tra una squadra mediocre e una DECISAMENTE scarsa, vinto ovviamente dai Pacers per 92-86 nonostante i 21 del Mago. Nella sfida tra la quinta e la sesta dell’Est, i Bucks guidati da Jason Kidd (coach of the year?) stendono gli Wizards 91-85 con il trentello di Middleton, nel Wisconsin si iniziano a covare sogni di gloria. Infine gli Houston Rockets , mattatori a domicilio dei Denver Nuggets, merito del solito Harden (28) e dell’inatteso partitone di un ex come Corey Brewer, autore di 24 punti in uscita dalla panchina che rendono ancora più scuro il volto del Gallo…

Jacopo Bertone (@JackSpartan92)

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