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Senti puzza? Forse hai pestato il calcio italiano

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Il Grande Elettore Claudio Lotito alza la voce (“Adesso basta, voglio il sorteggio integrale. È una richiesta che faccio a nome di molti presidenti di Serie A”), il Piccolo Eletto Carlo Tavecchio scodinzola come da copione (“Ne parleremo nelle sedi opportune”) e l’Arbitro degli arbitri Marcello Nicchi dice la sua con la consueta pacatezza (“Niente sorteggio! Decidiamo noi, non si discute! Dimenticano cosa accadde con le griglie”) prima di lanciare la polpetta avvelenata al custode del tempio (“Avevamo fatto bene a votare Albertini“).

Il calcio è in buone mani...

Il calcio è in buone mani…

BRAVI RAGAZZI E GRANDE SORELLA – Il povero Charlie, allora, si desta improvvisamente dalla sua cuccia dorata, abbaia a più non posso contro l’uomo nero (“Mai aperto al sorteggio”… grrr) e poi gli rifila un morso dove fa più male (“L’Aia però ci deve tanto”). Sullo sfondo, ecco comparire le scottanti registrazioni telefoniche del boss di cui sopra (“Il padrone Lotito: “Beretta conta zero, Carpi in A rovinoso titola La Repubblica), gli imbarazzanti guai giudiziari di Massimo Ferrero (“Secondo il pm Mario Palazzi il patron doriano avrebbe evaso l’Ires, l’imposta sul reddito delle società, nel 2009 per un milione e 176mila euro” scrive ancora “La Repubblica“) e i profili mozzafiato delle solite armi di distrazione di massa (da molto tempo ormai, gli scoop dei più autorevoli quotidiani sportivi si sono ridotti a un fatto meramente inguinale).

MA CHE COS’E’ QUESTA ROBINA QUA?… – Ebbene sì, cari contribuenti: mentre questo e molto altro ancora – vedi ad esempio quer pasticciaccio brutto de Tavecchio che scrive due libri pieni di buoni sentimenti e poi ne fa acquistare 60 mila copie da Figc e Lega Dilettanti! – si consuma sotto i nostri occhi sbarrati, proviamo per un attimo a turarci il naso e a fare un rapidissimo punto della situazione sul calcio di casa nostra, quel tristo mondo dove manca un po’ tutto – a partire dal panem: leggi “quattrini” – ma non i circenses (Viperetta e dintorni). Dunque. Il Parma va in malora e lancia la moda del presidente-mutanda, quello che si cambia ogni giorno: nel frattempo, c’è il regolare andamento del campionato da garantire, ma non perdiamoci in dettagli. Poi c’è la spinosa questione del ct della Nazionale Antonio Conte e del suo coinvolgimento nell’inchiesta sul calcioscommesse (“Ho letto la Costituzione che prevede che il soggetto può essere sanzionato solo dopo l’ultimo grado di giudizio” ha dichiarato Tavecchio urbi et orbi come se il punto fosse questo) e infine, tanto per non farci mancare nulla, c’è pure la penosa vicenda delle due società più titolate d’Italia che si azzuffano per futili motivi come tredicenni ancora in quinta elementare.

Ma non solo. Pensate poi a quel bomber (Mauro Icardi) che ha deciso di non esultare ai gol insieme al suo procuratore, o a quel beato dirigente che vive nell’Isola che non c’è (Piero Ausilio e lo stile-Interland), oppure a quella squadra che… No, ora basta, basta e avanza. Volevamo fare il punto della situazione? Ma chi ce l’ha fatto fare! Era meglio guardare il decolleté della Tatangelo, diciamolo. Almeno quello ha un senso.

Enrico Steidler

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