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Un napoletano a Roma: Daniele Verde, è nata una stella
Piedi per terra e sale in zucca. Per noi e per lui, per lui soprattutto. Sì, ieri Daniele Verde ha dimostrato di avere le qualità giuste per diventare un grandissimo, ma a diciotto anni non puoi permetterti il lusso di considerarti già un campione. E, detto sinceramente, non possiamo permettercelo nemmeno noi. Le parole di Garcia, tuttavia, lasciano intendere che sì, Daniele Verde diventerà un campione (“Si sacrifica per la squadra, è per questo che farà carriera“).
UN NAPOLETANO A ROMA- Classe 1996, aveva 14 anni quando, nel 2010, Bruno Conti riuscì a strapparlo alla concorrenza della Juventus; Verde ancora giocava nel Pigna Calcio (sembra che il club bianconero sia arrivato a licenziare il proprio osservatore in Campania per essersi lasciato sfuggire questo talentuoso ragazzino). Inizialmente utilizzato come terzino sinistro, sarà Vincenzo Montella, che a quel tempo allenava i Giovanissimo, ad intuirne le potenzialità come esterno d’attacco, dandogli, probabilmente, la svolta decisiva per la sua carriera che verrà.
TECNICA E RAPIDITA’- Le qualità di Verde erano chiare fin da subito, e quest’anno il ragazzo le ha messe in evidenza senza possibilità di appello. Con la Primavera ha segnato 8 gol in altrettante apparizioni, oltre a due gol e tre assist nella prestigiosa Youth Champions League. Tecnico, rapido, con un sinistro educatissimo (rivedere l’assist per il gol di Ljajic), ricorda molto Iturbe per le movenze ed il fisico compatto. Proprio l’infortunio del “Messi Guaranì”, insieme alle altre sciagure giallorosse, hanno consentito al talentuoso napoletano di ricavarsi il suo spazio in prima squadra. Le prime apparizioni avevano mostrato un ragazzo volenteroso ma ancora acerbo, a Cagliari, invece, l’immagine di Verde è stata decisamente diversa.
IL FUTURO IN CASA- A Sabatini piace molto andare a pescare talenti in giro per il mondo. In questi anni, a Roma sono arrivati alcuni dei giovani più ambiti del panorama calcistico internazionale. Tuttavia, tra tutti i campioncini in erba, Daniele Verde, prodotto del vivaio giallorosso, è quello che ha destato maggiore impressione e curiosità. Quando rientreranno Gervinho, Doumbia, Iturbe ed Ibarbo (i primi due già dalla prossima giornata, per gli altri due ci sarà da attendere ancora), Verde vedrà ridursi lo spazio a disposizione, e probabilmente tornerà stabilemente a giocare con la Primavera. Tuttavia, se avrà la testa giusta, oltre alle qualità indiscutibili, per mantenere l’attitudine al sacrificio che Garcia gli ha riconosciuto, è certo, farà una grandissima carriera.
Matteo Masum