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Pubblicità progresso: donate neuroni agli ultrà!

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Ultrà e società civile: diciamolo, forse abbiamo sempre sbagliato tutto. Forse non abbiamo mai inquadrato il problema nella sua giusta dimensione, e ci siamo stupidamente accaniti a considerare la fauna curvaiola come una specie di corpo estraneo, di virus bacato, di sottoprodotto umano da cestinare a legnate. Sono brutti, cattivi e violenti. Punto. Ok, dopo anni e anni di lotta senza vincitori nè vinti e di sterile “muro contro muro” è venuto il momento di cambiare prospettiva, e di cogliere il Drugo, l’Irriducibile e il Fighter per quello che sono davvero: creature fragili, svantaggiate e bisognose d’affetto.

Ultrà: Mandate a letto i bambini, c'è il calcio in tv

Ultrà: mandate a letto i bambini, c’è il calcio in tv

DALLA PARTE DEI PIU’ DEBOLI – Fateci caso: gli ultrà hanno bisogno di tutto. Di cure, di libri, di carezze e di strutture adeguate. Il mondo che ci circonda, però, sembra non rendersene conto, e preferisce credere che quello delle “Carogne” sia un problema di ordine pubblico e niente più, un’emergenza sociale da affrontare con la massima severità e senza tanti scrupoli. E invece no. E’ un’emergenza, questo sì, ma sanitaria, non sociale. E’ colpa loro, infatti, se le autobiografie di Ibra e Del Piero – nelle versioni semplificate a fumetti – sono le uniche letture accessibili? Ed è perchè sono brutti e cattivi, secondo voi, che sono costretti a leggerle scorrendo lentamente l’indice sotto il testo? E perchè quando c’è uno striscione da scrivere chiamano sempre “quello che ha finito le medie”? Cosa potremo mai fare di risolutivo per loro (e per noi) se non capiamo dove sta la magagna? E se non siamo disposti a dare il nostro contributo? Ora? Subito?

Ultrà: Lo striscione dei tifosi dello Standard Liegi

Ultrà: lo striscione dei tifosi dello Standard Liegi

WE WANT YOU – Ok! Hai letto fin qui senza incepparti di continuo? Sei perfettamente a tuo agio anche se non ci sono le figure? Allora sei proprio la persona che stiamo cercando! Non tirarti indietro: ci sono ben 41mila disagiati solo in Italia che hanno immediato bisogno di te. Prendi quelli di Juve e Parma, ad esempio, che si sono dati appuntamento per questa sera davanti allo stesso bar del capoluogo emiliano che devastarono nel 2013 (il proprietario, letto lo striscione “in codice” esposto in curva allo Stadium domenica scorsa, ha deciso di tenere chiuso il locale…). Oppure, tanto per restare alla cronaca più recente, pensa a quelli del Milan (che contestano selvaggiamente Galliani – ritenendolo la causa di ogni male rossonero – e si sentono pure furbi) e a quelli dello Standard Liegi, che con il loro striscione del giocatore decapitato hanno raggiunto vette che neppure il farmaco più potente può raggiungere.

E allora, che aspetti? C’è bisogno di te, dei tuoi preziosi neuroni. Dona, dona, dona! Non avere paura, te lo puoi permettere. Così, un giorno, ci sarà un capo della “fossa” che farà qualcosa di intelligente, e tu potrai dire: “ehi, quello sono io!”.

Enrico Steidler

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