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Champions League

La favola Ludogorets: in 4 anni dalla B alla Champions League

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Ludogorets

Nella Champions dei ricchi, che si divertono a prendere a sberle i poveri (o presunti tali), c’è pure spazio per l’immancabile sorpresa. La squadra cenerentola, il sogno di qualsiasi allenatore che vuole mettere sei punti sicuri in cascina, agognata da tutti durante i sorteggi di Nyon; capita però che blasone e valore reale in campo spesso non coincidano. In questo caso, chi vuole passare il turno è costretto a fare i conti anche con il Ludogorets: parliamo della terribile matricola bulgara che ha sconquassato i piani di Basilea e Liverpool, inserite nel Gruppo B con l’inarrivabile Real Madrid.

IL NUOVO CHE AVANZA –  Pronunciando la parola Ludogorets con Marchetti nei paraggi, si può rischiare grosso. Il portiere, con un passato in Nazionale, non avrà dimenticato quella sera dello scorso febbraio quando una sua papera nei minuti finali costò l’eliminazione della Lazio dall’Europa League. Ma in fondo, questi bulgari del Ludogorets, chi sono? Parliamo di una squadra la cui federazione calcistica non sta affatto passando un momento brillante della sua storia. I fasti di Usa’94 sono soltanto un bel ricordo: da anni le “famose” CSKA Sofia e Levski Sofia non riescono a mettersi in mostra nelle Coppe Europee. Così, nel 2011, la squadra della città di Razgrad ha “pensato” di bene di salire nella massima serie e insegnare qualcosa nella terra del Pallone d’Oro Hristo Stoichkov. Da neopromossa, arriva il primo titolo nazionale: ne seguiranno altri due, consecutivi come la Juventus di Conte. In pochi anni, il Ludogorets è diventata un’istituzione nel panorama calcistico del paese balcanico.

Cosmin Moti, difensore del Ludogorets: le sue "parate" sono entrate nella storia

Cosmin Moti, difensore del Ludogorets: le sue “parate” sono entrate nella storia

COSMIN MOTI, IL DIFENSORE PARARIGORI – Il “battesimo” europeo è avvenuto nell’agosto 2012: secondo turno preliminare di Champions ed eliminazione da parte della Dinamo Zagabria. La stagione successiva segna però la svolta: i neroverdi arrivano fino al play off finale, perdendolo, col Basilea. Poco male: inizia un esaltante cammino in Europa League dove arriverà, da protagonista, fino agli ottavi di finale (eliminando la Lazio). Il clou arriva poco meno di due mesi fa: come nelle favole a lieto fine, l’epilogo è di quello che non ti aspetti. Per accedere alla fase a gironi, bisogna battere ai rigori la Steaua Bucarest. Il portiere Stojanov si fa espellere al 119′: sembra la pietra tombale sul sogno bulgaro. Cosmin Moti, di professione difensore con un passato nel Siena, ha la licenza di prendere la palla con le mani senza venire espulso: riuscirà nell’impresa di parare ben due rigori, e mandare in paradiso tutta la città.

MINEV, UN GOL PER LA STORIA – Il resto, fa parte del presente. In un girone sulla carta chiuso, il Ludogorets ha il compito di uscirne a testa alta. Nel debutto ad Anfield Road sfiora l’impresa: il pareggio al 90′ di Abalo, seguito al primo e unico gol col Liverpool di Balotelli, è cancellato dal penalty in pieno recupero di Gerrard. Il Real Madrid le fa visita, ma deve sudare le sette camicie: i Campioni in carica vanno addirittura sotto col gol di Marcelinho, prima di ribaltare nel finale la partita. La terza, col Basilea, si dimostra la volta buona: la rete di Minev consegna il titolo di prima squadra del paese balcanico ad aver vinto un match in Champions League, riuscendo dove il Levski aveva fallito. Comunque finirà il girone, è già un successo.

Manlio Mattaccini

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