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L’Inter ha alzato il muro, 450′ di imbattibilità

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La difesa dell'Inter è sempre più imbattibile.

Il Calcio, si sa, non è una scienza esatta, e siamo pronti a scommettere che il posticipo di domenica sera col Palermo smentirà tutto il discorso imbastito in queste righe. La realtà dei fatti però è che l’Inter di questo inizio di stagione sembra essere imperforabile. Cinque incontri ufficiali e altrettanti “clean sheet” per i portieri nerazzurri, per un totale di 450′ minuti senza subire reti. Il mercato ha sicuramente portato dei frutti in tal senso, ma gran parte del merito va al nuovo assetto tattico, e alla responsabilizzazione di alcuni elementi prima posti ai margini.

Ranocchia e Vidic, leader difensivi della nuova Inter

Ranocchia e Vidic, leader difensivi della nuova Inter

MURO PER MURO – Il primo capolavoro del Ds Ausilio, con molti mesi in anticipo rispetto all’apertura del mercato, è stata l’operazione “Sostituire Samuel“. Che The Wall fosse sul piede di partenza si sapeva da tempo, e cogliere al volo l’opzione Vidic per coprire il tassello mancante in rosa è stata un’operazione da maestro della compravendita. Con un centrale di tale spessore internazionale Mazzarri può godersi anche la crescita esponenziale di Ranocchia e Juan Jesus. Il centrale italiano, con la responsabilità di indossare la fascia da capitano, sembrerebbe aver scacciato via la timidezza delle passate stagioni, mostrando i muscoli quando serve (basti vedere come ha annullato Zaza) e guidando la retroguardia con personalità anche in assenza del serbo. Per quanto riguarda il brasiliano, questa potrebbe essere la stagione dell’esplosione. Ad onor del vero, prima dell’infortunio col Bologna era già tra i migliori della prima Inter di Mazzarri, ma in questo primo scampolo di stagione sembra aver colmato alcune delle lacune di attenzione che si palesavano in passato. Con Andreolli e il Campagnaro visto ieri sera, il reparto arretrato è completo come da tanto non capitava. Da non dimenticare poi la presenza di un Top Player come Handanovic tra i pali, che tra rigori parati e altri numeri d’alta scuola sta confermando di essere tra i primi 3/4 portieri al mondo.

NUOVO ASSETTO – Non sono solo i nomi del pacchetto difensivo però ad essere cambiati. Con l’arrivo di Medel la retroguardia è più al sicuro di prima, con buona pace di Cambiasso, e con un esterno dinamico come Dodò anche coprire eventuali ripartenze avversarie diventa più semplice. La novità però dell’assetto tattico riguarda una mentalità diversa proprio nella filosofia di Calcio del tecnico livornese. Fino all’anno scorso la difesa e contropiede era un mantra per Mazzarri, mentre in questa stagione il possesso palla sembrerebbe essere la chiave di ogni partita nerazzurra. A volte sterile – come a Torino – a volte semplicemente fantastico, e il Sassuolo ne sa qualcosa. La miglior difesa è l’attacco quindi, ma se la difesa è la miglior difesa possibile, prendere gol diventa impossibile.

Simone Viscardi (@simojack89)

Venticinquenne milanese, amante dello Sport con la passione per la scrittura. Coordinatore per SportCafe24, responsabile della sezione Basket. Neolaureato in Comunicazione e Psicologia.

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