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Juventus Stadium, la solitudine dei n.1: spazi vuoti, tifosi a casa, l’Europa ci deride
C’è qualcosa che non va, decisamente. Tutti sognano la Champions League, tutti sgomitano per parteciparvi, tutti si vantano di esserci a cospetto di chi la guarderà da casa. E poi, restano a casa anche loro. Si era abbattuto il gigantesco e mostruoso Delle Alpi, costruito con soldi pubblici, dopo nemmeno trent’anni a causa di una composizione poco vantaggiosa per la visibilità dei tifosi, ma anche se non soprattutto a causa di una capienza da quasi 70 mila posti che lasciava immensi spazi vuoti poco nobili a vedersi per una società come la Vecchia Signora. Ecco quindi lo Juventus Stadium, edificato a prezzi stracciati al mq, da appena 40 mila posti o poco più: uno scherzo riempirlo tutto, soprattutto per serate di Champions League: peccato ieri vi fossero 10 mila posti vuoti.
SE LA JUVENTUS FOSSE LA STABIA – In tempo di crisi, dibattiti sul calcio italiano, sull’immagine persa agli occhi dell’Europa: l’Italia offre l’ennesimo scempio e per di più nella serata d’esordio in Champions League. E non c’entra il Malmoe, il Liverpool ieri aveva anche i bagni occupati con il Lugodorets. Capire i motivi di tale snobbismo non è facile, eppure nel caso specifico si è passati dai 70 mila del Delle Alpi ai 41 mila dello Juventus Stadium. Per fortuna che c’era quella macchia celeste e rumorosa degli svedesi, verrebbe da dire, a dare un tocco di colore ed entusiasmo ad un ghiacciolo in formato stadio. Pensare che già 2 anni fa, al ritorno dopo 3 anni nella coppa dalle grandi orecchie, lo Juventus Stadium era balzato alle cronache per i soli 29 mila spettatori contro lo Shakthar (era in atto anche una protesta per il caro biglietti) ed i soli 31 mila contro il Nordsjelland. L’Europa ci guarda e sorride, noi restiamo indifferenti dinnanzi a cotanto spettacolo: ed anche quello fornito in campo è tutt’altro che straordinario. 60 minuti per avere la meglio di una squadra che non vale più di un Chievo o Udinese letteralmente distrutte in campionato. La risposta dell‘Olimpico di Roma, questa sera, dovrebbe essere totalmente diversa: ne abbiamo maledettamente bisogno. Eppure ci sarebbe tutto per riempire lo Juventus Stadium: tre scudetti di fila, tutti i campioni rimasti, un cambio in panchina che non sembra aver modificato di una virgola la competitività dei bianconeri: ma niente, il cuore del tifoso juventino non si scalda, pensare che ancora non è arrivato il gelo! In quel caso si, che qualche vuoto sarebbe motivato dal calore del divanetto di casa.
Forse servirebbe fare uno stadio ancora più piccolo, forse abbassare ulteriormente i prezzi (25 euro in curva), forse andrebbero abolite le pay tv? O forse, più semplicemente, la Juventus sarebbe dovuta nascere qualche chilometro più a Sud.
Orazio Rotunno
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