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Cuore milanista, futuro bianconero: Zaza bianco-rossonero
Il sogno di ogni ragazzino che gioca a calcio, si sa, è quello di poter indossare la maglia del suo club. C’è riuscito, per poco, Mario Balotelli vestendo la casacca rossonera, c’è riuscito Allegri da allenatore, sedendo sulla panchina della Juventus, ci sono riusciti Totti, De Rossi e Florenzi, romani e romanisti. Non succede spesso, anzi raramente, soprattutto se la tua squadra del cuore è una big. Ma sfidiamo qualunque tifoso del Milan a rifiutare una maglia della Juventus, o quella dell’Inter…Ok forse in questo caso qualcuno ci penserà. Non è il caso di Zaza.
LACRIME DI ISTANBUL E IL FUTURO A TORINO- Calciomercato.com ha intervistato in esclusiva il suo primo allenatore di scuola calcio, Vittorio Plati, che regala un simpatico aneddoto.
C’è un episodio al quale è legato?
“Sì, un giorno, dopo la finale di Instanbul, dove il Milan ha perso la Champions League contro il Liverpool, beh, è arrivato con due occhioni lucidi. Era tifoso rossonero, penso lo sia ancora, e appena mi ha visto si è messo a piangere. ‘Mister, forse i rigori dovevo tirarli io…’ e piangeva”.
Pensiero questo che avrà attraversato la testa di milioni di tifosi rossoneri. Il giovane Zaza si sarebbe però asciugato le lacrime appena due anni dopo, con la vendetta perfetta servita dalla doppietta di Inzaghi ad Atene. Con l’attuale allenatore del Milan ha poco in comune Simone, che per fisico e movimenti ricorda forse più Vialli e Bobo Vieri. Paragoni pesanti, con due big del nostro glorioso passato. Ma non è nostra intenzione etichettarlo come ”nuovo Tizio” o ” nuovo Caio”. Anche perchè probabilmente il giovane centravanti del Sassuolo preferirebbe essere accostato più a Van Basten, idolo di quando era bambino. Della sua passione per l’olandese ne ha parlato il padre in una recente intervista, affermando che Simone è cresciuto guardando video cassette del bomber di Utrecht.
Milan e milanisti nel cuore di Zaza. Il futuro però vedrà una tinta diversa dal rosso affianco al nero, probabilmente il bianco della Juventus. Circa venti i milioni che dovranno spendere i campioni d’Italia per riprenderselo dopo aver ceduto la comproprietà.
Antonio Foccillo