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Bonaventura strega Inzaghi: possibile cambio di modulo?

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La sessione di calciomercato estiva ha sempre rivoluzionato il Milan degli ultimi tempi (in bene o in male), e il malcostume di Galliani nel perseguire la strada del “condor”, ovvero quella che porta a piazzare colpi last minute, ha causato non poche gatte da pelare agli allenatori rossoneri che, dopo un’intera fase di preparazione, si vedevano costretti a rivoltare gli schemi di gioco per poterli adattare ai nuovi arrivati.

Bonaventura Inzaghi Milan El Shaarawy

Bonaventura insidia El Shaarawy per un posto da titolare

L’IMBARAZZO DELLA SCELTA – Inzaghi non fa eccezione, e i 2 colpi Torres e Bonaventura potrebbero rischiare di far saltare l’idea di quel 4-3-3 tanto caro all’allenatore rossonero.  Oggettivamente, però, l’attaccante spagnolo è di facile collocazione: un centravanti come lui è perfetto nei 3 d’attacco, essendo Torres anche dotato di una discreta velocità, cosa che si adatta bene alle idee “inzaghiane”. Non si può dire però la stessa cosa di Bonaventura. Il ruolo naturale dell’ex-Atalanta è l’esterno alto d’attacco, proprio la figura che aveva richiesto Inzaghi a Galliani, che aveva infatti corteggiato non poco Cerci. Il problema è che il lato preferito dal neo-acquisto è quello di sinistra, dove però c’è già El Shaarawy. Altro problema: quel “Che gran giocatore Bonaventura. Abbiamo preso un campione” implica che questo campione debba pur giocare. Dove posizionarlo allora?

RIVOLUZIONE TATTICA – Siccome il piede naturale è quello destro, non sarebbe un problema tentare lo spostamento da quel lato, anche se a rischiare potrebbe essere poi Honda, e il Milan si priverebbe della possibilità di far accentrare il giocatore e farlo calciare di destro. A questo punto o Bonaventura potrebbe essere spostato a centrocampo, nel ruolo di mezz’ala, o imporrebbe un cambio di modulo.
In molti hanno infatti ipotizzato la possibilità di giocare con un 4-2-3-1, ma anche con questo modulo ci sarebbe un solo posto sull’esterno. La storia non cambia neanche con un 4-4-2, che porterebbe inoltre a chiedersi chi andrebbe poi sull’out di destra ( a meno che non si pensi ad Abate). Anche con un 3-5-2 a farne le spese sarebbe uno tra El Shaarawy e Bonaventura. Come fare allora?

Il rebus non è di facile soluzione, ma viene da chiedersi: dato che le partite durano 90’, perché non mantenere il 4-3-3 a far alternare i 2 giovani talenti rossoneri dato che il loro ruolo implica un dispendio energetico non indifferente? Inoltre, anche se non lo si augura a nessuno, esistono anche gli infortuni, e che il campionato è abbastanza lungo. Forse la soluzione migliore rimane sempre quella più facile

Luca Porfido

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