Ciclismo
Vuelta 2014, presentazione della decima tappa
Giornata cruciale alla Vuelta, dopo il giorno di riposo che ha permesso, si spera, ai corridori di ricaricare le batterie. La decima tappa del Giro di Spagna è la cronometro individuale Real Monasterio de Santa María de Veruela- Borja, 36,7 km per veri specialisti delle corse contro il tempo. La maglia rossa Nairo Quintana sarà l’ultimo a partire, alle ore 16.52
TAPPA PER CRONOMEN- Il percorso è nettamente spaccato in due parti. I primi 11,2 km, dopo la partenza dal Real Monasterio de Santa Maria de Veruela, sono prevalentemente in salita. Al km 9 ci sarà il rilevamento cronometrico, e nello stesso punto inizierà l’Alto del Moncayo, un Gpm di terza categoria che misura 2,2 km, con una pendenza media del 5,5%. Da lì in poi, 25 km tutti in leggera discesa, adatti agli specialisti, molto meno agli scalatori, che oggi dovranno pensare soprattutto a difendersi.
I FAVORITI- Il favorito è uno ed uno soltanto. Inutile dire che stiamo parlando di Tony Martin, in assoluto il più forte cronoman al mondo. Proverà a dargli qualche grattacapo Fabian Cancellara, un altro campione delle corse contro il tempo, che, pur non avendo lo smalto di qualche anno fa, può ancora dire la sua. Jonathan Castroviejo ed Adriano Malori hanno già dimostrato, nella cronometro a squadre dell’apertura, di poter rappresentare avversari temibili per il tedesco della Omega. Tra i big, chi è messo meglio è Chris Froome, medaglia di bronzo a cronometro alle Olimpiadi di Londra. Il capitano del Team Sky proverà a recuperare il gap che lo separa da Nairo Quintana, che, al contrario, in queste prove sa difendersi, ma nulla più. Alberto Contador, Joaquim Rodriguez e Alejandro Valverde vanno abbastanza bene a cronometro, ed entrambi dovrebbero rifilare diversi secondi, se non qualcosa di più, alla maglia rossa. Attenzione a Rigoberto Uran, non apparso in condizione nelle prime tappe, ma vincitore della cronometro Barbaresco-Barolo al Giro d’Italia. Per Fabio Aru, al pari di Quintana, oggi sarà una giornata tutta in difesa.
Matteo Masum