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Ciclismo

Tour de France: Nibali simile agli dei, Valverde giù dal podio

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Vincenzo Nibali ipoteca il Tour de France 2014
Thibaut Pinot è salito al secondo posto nella classifica generale

Thibaut Pinot è salito al secondo posto nella classifica generale

Attendevamo il quarto sigillo, quello che legittimasse in maniera incontrovertibile la superiorità assoluta di Vincenzo Nibali in questo Tour de France. E’ arrivato, nella tappa del Tourmalet, dell’Hautacam, nel giorno delle salite mitiche della Grande Boucle, il sigillo, ed è stato meraviglioso. Nibali è nella leggenda del ciclismo, non esiste obiezione. Ha vinto le tre grandi corse a tappe, ha dimostrato di avere possibilità anche nelle corse di un giorno, ha un’età che gli consente di vincere e di sognare ancora (magari la doppietta Giro-Tour, avendo lo scorso anno sfiorato quella Giro-Vuelta). C’è Nibali, e dietro non esiste nulla. O meglio, c’è la fatica degli altri, la lotta per il podio, ma per gli appassionati, soprattutto italiani, il Tour è finito quando Vincenzo ha alzato le sue braccia al cielo, sul traguardo di Hautacam. Mancano ancora tre tappe, ma ormai è fatta. La maglia gialla torna in Italia dopo 16 anni.

IL MITO- 4 Gpm, due di 3a categoria e due salite che hanno segnato la storia del Tour de France, ovvero il Tourmalet e l’Hautacan. Oggi era la tappa di Nibali, lo sapevano tutti, i corridori, i tifosi, i bookmakers. La fuga non manca, non può farlo in una giornata del genere. I coraggiosi sono 20, e tra loro ci sono i soliti Thomas Voeckler ed Alessandro De Marchi, ma anche un bravissimo Mikel Nieve Iturralde, e poi Biel Kadri, Lars Boom, Sylvain Chavanel. L’Astana, tuttavia, non lascia spazio; oggi è la tappa di Nibali.

PARI AGLI DEI- Sull’ultima salita Nibali scatta, seguendo un coraggioso Horner, quando mancano più di 10 km all’arrivo. Dietro nessuno lo segue, nemmeno Nieve Itturalde, rimasto solo dopo aver staccato gli ex compagni di fuga, che si vede passare lo Squalo a velocità tripla. Horner molla ben presto, la maglia gialla divora la montagna e si invola verso il successo. Rafal Majka scatta per difendere la sua maglia a pois, poi Pinot, Van Garderen e Peraud mandano in crisi Valverde, che nella discesa del Tourmalet aveva portato un attacco tanto bello quanto vano. Nibali trionfa in solitaria, mentre Pinot giunge secondo e scavalca in classifica il capitano della Movistar, il quale perde anche il terzo posto, a vantaggio di Peraud.

CLASSIFICA DI TAPPA (prime posizioni)- V.Nibali (Astana); T.Pinot (Fdj) a 1’10; 3) R.Majka (Saxo-Tinkoff) a 1’12”; 4) J.C. Peraud (AG2R) a 1’15”; 5) T.J. Van Garderen (BMC) a 1’15”; 6) R.Bardet (AG2R) a 1’53”; 7) B.Mollema (Belkin) a 1’57”; 8) L.Konig (NetApp) a 1’57”; 9) H.Zubeldia (Trek) a 1’59”; 10) A.Valverde (Movistar) a 1’59”

CLASSIFICA GENERALE (prime posizioni)- 1) V.Nibali (Astana); 2) T.Pinot (Fdj) a 7’10”; 3) J.C.Peraud (Ag2R) a 7’23”; 4) A.Valverde (Movistar) a 7’25”; 5) R.Bardet (AG2R) a 9’27”; 6) T.J.Van Garderen (BMC) a 11’34”; 7) B.Mollema (Belkin) a 13’56”; 8) L.Ten Dam (Belkin) a 14’15”; 9) L.Konig (NetApp) a 14’37”; 10) H.Zubeldia (Trek) a 16’25”

Matteo Masum

Giovane studente di filosofia ed aspirante giornalista, nato nel 1993. Calcio e ciclismo sono gli sport che amo maggiormente, ma la mia vera, grande passione, è la politica, vissuta, sempre e comunque, in direzione ostinata e contraria.

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