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Juventus, annullata la tournée estiva in America

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TORINO, 23 GIUGNO 2012 – Alla fine l’ha spuntata Antonio Conte. La tournée estiva negli Stati Uniti non si farà. Decisiva forse anche la scelta dell’intero staff bianconero che si è detto preoccupato della troppa vicinanza del viaggio oltre oceano con la partita di Supercoppa Italiana che si disputerà l’11 agosto a Pechino contro il Napoli.

SALTANO LE AMICHEVOLI – L’ufficiosità dell’annullamento di questa tournée arriva direttamente dal sito dei primi avversari dei bianconeri, il DC United. La squadra ha annunciato infatti la cancellazione della sfida contro gli uomini di Conte inizialmente prevista per il 28 luglio. A breve dunque potrebbero essere annullate anche le altre due amichevoli: quella del 31 luglio contro gli sceicchi del PSG e quella a più alto tasso di spettacolarità contro il Real Madrid prevista per il 5 agosto.

UNA SCELTA DI CUORE – Ha prevalso il buonsenso. Il blitz in America sarebbe stato un viaggio lungo e stancante, un massacro fisico e psicologico per tutto lo staff bianconero. Non ci sarebbe stato neppure il tempo di terminare l’ultima amichevole contro i blancos che già la Juventus sarebbe dovuta nuovamente salire sull’aereo, direzione Pechino, per disputare la Supercoppa Italiana contro il Napoli. Di certo la società bianconera avrebbe avuto introiti molto elevati da questa tournée, considerando anche come nel giro di soli 12 mesi (anche lo scorso anno infatti la Juve era volata in America) sia notevolmente aumentata la visibilità del club. I soldi però non fanno la felicità: meglio rinunciare alle amichevoli “a stelle e strisce” per arrivare più concentrati e meno stanchi alla sfida che potrebbe già valere il primo titolo della nuova stagione bianconera.

UN ESEMPIO DA SEGUIRE – Chissà che anche altri club importanti non prendano esempio dalla Juventus e decidano di rinunciare alle loro “vacanze” americane. Perchè, si è detto, è vero che la tournée all’estero porta denaro fresco nelle casse delle varie società, ma è anche vero che i giocatori sono costretti a fare lunghi viaggi in aereo che spesso li danneggiano anche dal punto di vista psicologico. I duri allenamenti e i vari fusi orari influiscono sulle prestazioni dei tesserati. E col senno del poi magari si sarebbe preferito rinunciare a qualche soldo pur di vedere la propria squadra partire subito con il piede giusto in campionato.

a cura di Matteo De Angelis

 

Fin da piccolo sogno di vivere sommerso dal denaro. A 22 anni sono iscritto all'Albo dei Giornalisti Pubblicisti. Devo aver sbagliato qualcosa.

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